Alitalia, Qatar smentisce interesse ma Passera preme per Air France

Scaduto il lock-up non c’è nessuna trattativa in corso e i soci restano immobili

Il 'liberi tutti' è scattato. Ma al momento i soci Alitalia sembrano rimasti assolutamente immobili e sull'azionariato della compagnia di bandiera sembra dominare la calma piatta. Anche perché di possibili acquirenti finora non se ne sono visti. Dopo le smentite di Air France sull'esistenza di un piano per rilevare le partecipazioni dei soci italiani, è stata infatti la Qatar Airways a negare ogni interesse per la compagnia guidata da Roberto Colaninno. A smentire le indiscrezioni è stato direttamente l'ad Akbar Al Baker. Tra i due vettori non c'é stato alcun tentativo di approccio, ha spiegato il ceo, anche perché Qatar Airways non è interessata fare il proprio ingresso nel capitale della compagnia italiana.   
Le uniche trattative possibili per gli azionisti che nel 2008 risposero all'appello di Silvio Berlusconi (e che volessero ora disfarsi della loro quota) potrebbero quindi rimanere quelle da intavolare con la compagnia degli Emirati Arabi Uniti Etihad, che ha già sondato il terreno, e, si vocifera, con la russa Aeroflot. Entrambe sono già partner dell'alleanza Skyteam ed un loro ingresso non pesterebbe quindi i piedi ad Air France.
Qualsiasi nuova partnership, di qualsiasi tipo essa sia, dovrà infatti essere, ha spiegato Maurizio Traglio, che di Alitalia ha in mano l'1,3%, "sempre allineata con le strategie del socio francese". E a quanto pare, tutti i piccoli azionisti, quelli che apparentemente potrebbero essere i primi a voler vendere, sembrano invece coesi e ancora poco interessati a cedere la propria partecipazione. I giochi sono quindi rimandati in attesa di capire anche quale sarà l'orientamento dei 'patrioti' più grandi (Intesa SanPaolo, Riva, Benetton), quelli che più potrebbero risentire di un cambiamento azionario di una compagnia ancora in perdita e che potrebbe aver presto bisogno di una ricapitalizzazione. Gli occhi sono puntati sul prossimo appuntamento ufficiali in calendario, il comitato esecutivo del 22 gennaio, a cui parteciperà anche l'ad di Air France Jean-Ciryll Spinetta.
E a proposito di Air France, oggi il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, in un colloquio col Messaggero, spiega perché sarebbe un errore non perfezionare l'accordo fra Alitalia e i francesi. "Ma quale vendita – spiega Passera – Questa può essere una grande occasione per l'Italia: diventare il primo azionista o comunque un azionista di peso del più importante carrier europeo. E' la naturale evoluzione che avevamo immaginato fin da subito e che, sebbene in tempi forse più lunghi, può ancora trovare realizzazione. Del resto, questa è la ragione per la quale nel 2008 stringemmo l'intesa con AirFrance-Klm". Passera sottolinea che nella fusione "il numero di azioni che la cordata italiana riceverebbe sarebbe di entità tale da configurare una partecipazione di indubbio rilievo. Per averne idea – prosegue – basta radiografare l'azionariato di AirFrance-Klm. E se qualche azionista minore deciderà di monetizzare le proprie azioni, nessuno lo impedirà e la sostanza non cambierà. Ripeto, con AirFrance-Klm, l'Italia ha una grande occasione. Sarebbe davvero un peccato sprecarla".

 

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