Per illustrare le linee guida del piano industriale preparato per la gara per la privatizzazione di Alitalia, il patron di Air One, Carlo Toto ha convocato per domani i sindacati. Toro cerca così l’approvazione da parte delle nove sigle per poter presentare più serenamente al Tesoro l’offerta vincolante entro il 12 luglio. Sempre mercoledì prossimo, l’Alitalia riunisce in assemblea azionisti e obbligazionisti a cui si presenta con una perdita al 31 dicembre 2006 di 514,646 milioni di euro a cui vanno ad aggiungersi 134,519 milioni del primo trimestre 2007 per un totale di 649,166 milioni. Un rosso che va oltre un terzo del capitale che è di 1,297 miliardi. Nel corso dell’assemblea, il cda proporrà ai soci di approvare innanzitutto la situazione patrimoniale al 31 marzo 2007 e poi la copertura parziale delle perdite con l’utilizzo integrale delle riserve presenti nel patrimonio della società, che sono in quantità da ridurre il rosso a 498,879 milioni. Inoltre, il board chiederà anche di rinviare l’adozione dei provvedimenti richiesti dalla norma per tenere conto degli sviluppi che nel frattempo interverranno visto che è in corso la procedura di vendita avviata dall’azionista ministero dell’Economia che ha il 49,9% del capitale. Sul fronte gara, arriva il “no” di Carlo De Benedetti, patron del Gruppo Cir-L’Espresso e promotore del fondo Mangement & Capitali, su un eventuale ripensamento sulla partecipazione in una delle tre cordate ancora in gara per l’Alitalia (oltre ad Ap Holding di Carlo Toto ci sono Aeroflot in cordata con Unicredit Banca Mobiliare e il fondo statunitense Matlin Patterson, che ha necessità di aggregarsi ad un soggetto italiano per rispondere ad uno dei requisiti richiesti dal bando). Air France, dal canto suo, ha invece svalutato di 6 milioni di euro la sua quota del 2% in Alitalia.