E’ partito il conto alla rovescia per conoscere il destino di Alitalia. Oggi, lunedì 16 ottobre, alle 18 scadono i termini per le offerte vincolanti e si capirà finalmente chi la vuole e in quale forma. E con il nuovo decreto fiscale il quadro cambia: ai 600 milioni di prestito ponte concessi nel maggio scorso se ne sono aggiunti altri 300, con un allungamento dei tempi di restituzione di 10 mesi, dai primi di novembre al 30 settembre 2018; così come è stato fatto slittare dal 5 novembre al 30 aprile la data per il completamento delle procedure di vendita.
Al momento sarebbero in pochi ad essersi fatti avanti, e nessuno per l’intera compagnia. Ma i commissari non smettono di sperare e sostengono che le offerte come d’uso arriveranno l’ultimo giorno.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’offerta del gruppo Lufthansa per Alitalia prevede un piano da 500 milioni per la flotta, i piloti, gli assistenti di volo e gli slot (aviation) e il dimezzamento del personale, attualmente di circa 12.000 unità. Prevista anche la riduzione delle tratte di corto e medio raggio e un ruolo ancora da definire per l’azionista di minoranza Etihad (49%).
Il Governo – per il Corsera – sarebbe orientato a respingere “per qualche mese” l’offerta, poiché comporterebbe un sacrificio “intollerabile” (circa 6.000 posti) in termini occupazionali. Un ‘no’, almeno al momento, che sposterebbe il confronto “a dopo il voto, previsto per il marzo prossimo, negoziando magari sulla riduzione dei dipendenti in cambio dell’ingresso di fondi come F2i o Cassa Depositi e Prestiti”.