E' partita l'offensiva delle compagnie aeree europee per impedire ai vettori del Golfo Persico di creare dei super hub a Dubai, Abu Dhabi e Doha. La prossima tappa è venerdì 15 ottobre quando nel corso del meeting di Londra dell'associazione delle compagnie europee (Aea) si discuterà della necessità di modificare il regime di privilegio che molti vettori hanno sulle tratte transatlantiche. Secondo un portavoce Aea, negli ultimi 20 anni Usa ed Europa si sono accordati per negare il sostegno alle esportazioni alle compagnie aeree registrate nei 5 Stati dove sono costruiti gli aerei Airbus e Boeing, vale a dire Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Questo significa che a molti vettori del vecchio continente e a tutti quelli d'oltre Atlantico sono negati finanziamenti statali accessibili invece alle aziende rivali, fra cui quelle del Golfo, che stanno lentamente erodendo margini di guadagno su molte rotte-chiave. Ad esempio, Emirates paga già tariffe aeroportuali bassissime così come supplementi carburante irrisori presso il suo hub di Dubai. "Quando godi di questi vantaggi, puoi offrire dei prodotti a prezzi inferiori" hanno detto in coro Pierre-Henri Gourgeon, ad di Air France, Willie Walsh, suo omologo in British Airways, e Wolfgang Mayrhuber di Lufthansa.