domenica, 22 Dicembre 2024

Ryanair piazza ordine record di 300 Boeing 737 Max-10

A un anno dalla fine delle ultime restrizioni sui viaggi imposte dall’emergenza Covid, Ryanair piazza un ordine record di 300 Boeing 737 Max per un valore di oltre 40 miliardi di dollari (36 miliardi di euro). L’annuncio suggella una delle più importanti commesse anche per il fornitore Usa – destinata ad avere impatto nell’eterna sfida con il competitor europeo Airbus – e prelude per il vettore a un aumento dell’80% del traffico passeggeri annuo fino a 300 milioni di viaggiatori entro il 2034 mentre Michael O’ Leary povrebbe aprire le porte all’assunzione graduale di 10.000 dipendenti in più fra assistenti di volo, ingegneri e piloti.

“E’ il più grande ordine mai fatto da una società irlandese per prodotti fabbricati negli Stati Uniti”, sottolinea la stessa Ryanair in una nota. La consegna dei jet è prevista tra il 2027 e il 2033. Il contratto sarà comunque soggetto all’approvazione degli azionisti, durante l’assemblea
generale annuale di settembre, a causa delle dimensioni economiche dell’operazione e della portata dell’investimento.
Il nuovo aeromobile 737 Max-10 prescelto ha 228 posti, circa il 20% in più rispetto all’attuale configurazione di questo modello. Ed è l’evoluzione di un jet concepito per voli a corto e medio raggio già in uso in larghissima misura da parte dell’azienda d’oltre Manica. La firma del contratto è avvenuta nella sede della Boeing di Arlington, in Virginia, ad opera dei due amministratori delegati: O’Leary per il vettore, Dave Calhoun per il gigante aerospaziale americano in un’atmosfera sorridente con il numero uno di Boeing che non ha esitato a rendere omaggio a Ryanair per essere stato il primo partner a dar fiducia in tali dimensioni al suo gruppo dopo lo stop imposto a tutte le flotte mondiali di Max nel dicembre 2020 (messe a terra dalle autorità aeronautiche in seguito ad alcuni incidenti).

L’annuncio è stato salutato sui mercati con un balzo del 3,5% del titolo Boeing in Borsa e con un aumento iniziale dell’1,6% delle azioni della compagnia.

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