Giornata di passione quella di ieri per Ryanair in Borsa, reduce da un trimestre difficile per il mancato apporto della Pasqua (31 marzo), contabilizzata nel 4/o trimestre dell’esercizio 2023-2024. I primi 3 mesi del nuovo anno fiscale (2024-2025) si sono chiusi infatti con un utile quasi dimezzato a 360 milioni (-46%). I clienti sono saliti del 10% a 55,5 milioni ma i ricavi sono scesi dell’1% a 3,63 miliardi per effetto di tariffe più basse del 15%. In ribasso anche l’indice di riempimento (load factor), che ha perso un punto al 94%.
Numeri che non sono piaciuti agli investitori, che hanno venduto il titolo senza sosta fin dai primi scambi a Dublino, con un calo finale del 17,1% a 13,62 euro, nonostante le stime di una crescita dell’8% a 200 milioni di passeggeri a fine esercizio.
In controtendenza i ricavi ancillari, legati alle voci accessorie come il noleggio dell’auto, i servizi di mobilità e le prenotazioni di hotel, che sono cresciuti del 10% a 1,3 miliardi. In rialzo però anche i costi operativi (+11% a 3,26 miliardi di euro) nonostante i risparmi sul carburante dovuti alle attività di copertura (hedging). Queste ultime hanno infatti compensato i maggiori costi del personale e gli altri costi dovuti in parte ai ritardi nelle consegne di aerei da parte di Boeing. Sul fronte del carburante, il 75% del fabbisogno di Ryanair per l’intero esercizio 2024-2025 è ricoperto sotto gli 80 dollari al barile con un cambio di 1,11 dollari per ogni euro e risparmi previsti per 450 milioni.
Commentando i dati l’amministratore delegato del gruppo Michael O’ Leary ha puntato il dito contro i problemi legati alla regolamentazione europea dei voli (Atc). “Negli ultimi 10 giorni di giugno – ha spiegato – abbiamo accusato una forte riduzione delle autorizzazioni europee Atc, che hanno causato numerosi ritardi e cancellazioni di voli soprattutto nei primi voli del mattino, rendendo quanto mai necessario che la nuova Commissione e il nuovo parlamento Ue mettano a punto una riforma di un servizio di controllo (Atc) inguaribilmente inefficiente”. Un problema a cui si può porre rimedio, secondo O’ Leary, “dotando le strutture europee di personale adeguato e proteggendo i sorvoli (overflight) durante gli scioperi”. Quanto ai nuovi velivoli Boeing B737 Gamechanger, Ryanair prevede di salire dai 156 di fine giugno a 160 a fine mese, per riceverne altri 50 prima dell’estate del 2025.