Il verdetto sulle nozze tra Ita e Lufthansa arriverà il 13 giugno. La Commissione europea, confermando quanto trapelato lo scorso 25 aprile dopo il “costruttivo” incontro tra la vice presidente con delega alla Concorrenza Margrethe Vestager e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha infatti formalizzato lo slittamento di cinque giorni della sua decisione sulla fusione tra la compagnia aerea tedesca e la newco che ha preso il posto di Alitalia. Dunque, la decisione di Palazzo Berlaymont arriverà dopo, e non più alla vigilia, delle elezioni europee.
La formalizzazione della data del verdetto della Commissione giunge proprio mentre sembrano prendere forma gli impegni che Ita e Lufthansa sono chiamati ad assumersi per non intaccare le regole della concorrenza nei cieli europei. La Commissione, nell’esaminare il caso, ha messo l’accento su tre criticità: gli slot dello scalo di Milano-Linate, alcune rotte di breve raggio (tra l’Italia e l’Europa Centrale) e quelle intercontinentali che collegano l’Italia a Usa, Canada e Giappone. Tutti casi nei quali l’Ue ha rilevato un rischio di monopolio o duopolio.
Il primo dei tre nodi, tuttavia, potrebbe essere in via di soluzione. Ita e Lufthansa – ha scritto il Corriere della Sera citando fonti europee – avrebbero proposto a Bruxelles il sacrificio di 11 coppie di slot al giorno a Linate, pari a 22 voli in entrambe le direzioni. Per la compagnia tedesca si tratta delle rotte operate da Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airline, Air Dolomiti, Eurowings e Discover. Il ‘remedy taker’, ovvero la compagnia concorrente che opererà le frequenze lasciate nelle rotte in sovrapposizione, dovrebbe essere Easyjet che, in particolare, subentrerebbe nella tratta Linate-Bruxelles coperto da Brussels Airlines. La lowcost britannica, che già opera a Linate, in questo modo spera inoltre di aprire una propria base nello scalo milanese più vicino al centro cittadino.