“Non abbiamo intenzione di spostare la nostra attività fuori dall’Italia: vogliamo rimanere in Italia, è un mercato con un grosso potenziale”. Lo ha detto il ceo di Costa Crociere Michael Thamm al termine dell’incontro con il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e le istituzioni locali sul possibile trasferimento di alcune attività da Genova ad Amburgo. Costa Crociere, ha puntualizzato Thamm, è anche una multinazionale con una quota di mercato mondiale del 15%.
“Ecco io ho la sensazione che la città non sia del tutto consapevole delle dimensioni di questa azienda”, ha osservato, spiegando che l’obiettivo è “chiaro” ed è quello, con i tre marchi Costa crociere, Costa Asia e Aida, di arrivare ad un’offerta di 100.000 letti. E per fare questo, ha sottolineato, è necessario un centro di eccellenza, quello di Amburgo dove verrà realizzato con Lufthansa “qualcosa di straordinario che non esiste nello shuipping, un centro altamente digitalizzato che permetterà di raggiungere i più alti standard di sicurezza”.
Dello stesso avviso Lupi: “Costa Crociere, e il gruppo Carnival, non dismette ma rilancia”. Quindi Lupi ha spiegato come è andato l’incontro su Costa Crociere. “Si è sviluppato in due fasi, prima l’incontro con il ceo di Costa Thamm e poi insieme alle autorità locali. Dal mio punto di vista, e credo anche delle istituzioni, le preoccupazioni che avevamo, in particolare il più grande dopo le voci di riorganizzazione che riguardano 161 persone, hanno trovato risposte positive. Abbiamo ricevuto le rassicurazioni e la disponibilità del gruppo Carnival e Costa Crociere, dopo un incontro che avranno nei prossimi giorni con le istituzioni locali, a presentarci il Piano industriale di sviluppo che conferma e anzi rilancia l’Italia e Genova come asset strategico”.