Adr, rincari non gravi: a dicembre decisone Tar
Gli aumenti non saranno sospesi. Si attente definizione nel merito del ricorso


"Non è particolarmente grave" il danno per gli utenti provocato dall'aumento delle tariffe aeroportuali per gli scali aerei romani. Quindi, fino alla definizione nel merito del ricorso, i rincari non saranno sospesi. Tutto rinviato, quindi, al 18 dicembre, quando il Tar del Lazio deciderà sul ricorso proposto dal Codacons per sollecitare la sospensione del decreto con il quale a dicembre scorso è stato approvato il Contratto di Programma stipulato tra Enac e Aeroporti di Roma.   
Nel ricorso, l'associazione dei consumatori sottolinea come i rincari siano ingiustificati non solo per la loro entità, ma anche e soprattutto perché agli stessi non corrisponderebbe un miglioramento del servizio all'utenza.   
Per il Tar, però, "il danno derivante a ciascun utente medio dall'incremento conseguente all'accordo impugnato, del costo del trasporto aereo sugli aeroporti di Roma – si legge nell'ordinanza – non è particolarmente grave, tenuto conto, in particolare, dell'uso discontinuo del servizio da parte dello stesso utente medio e del fatto che, comunque, una parte non marginale degli incrementi tariffari è comunque ineluttabile, risalendo i precedenti a circa un decennio".
Per il prresidente del Codacons, Carlo Rienzi, "si tratta di una decisione assurda, non solo perché, in un periodo di crisi, qualsiasi rincaro tariffario danneggia enormemente gli utenti, ma soprattutto perché non si è considerato il danno arrecato all'intera collettività e stimabile in almeno 320 milioni di euro su base annua. Per questo invitiamo tutti i passeggeri a conservare i biglietti aerei, così da poter chiedere la restituzione dei rincari qualora a dicembre i giudici decidano di annullare gli aumenti".  

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