Anche sulla neve albergatori ‘saccheggiati’ dalle commissioni delle Ota

E’ soprattutto il calo del mercato russo e di quello interno a preoccupare gli operatori turistici in quest’avvio della stagione invernale sulle montagne italiane. Lo sostiene l’Osservatorio della montagna di Trademark che ha intervistato oltre 800 addetti di lavori per una prima previsione.   

“Prudenza e incertezza – si legge nello studio – aleggiano sull’andamento della stagione invernale in quota. In prossimità delle festività natalizie gli operatori della neve faticano ad essere ottimisti, preoccupati per la mancanza di neve così come per il crollo del movimento turistico russo, che in molte località rappresentava il primo mercato estero. In generale si prevede quanto meno un buon andamento per il fine anno, soprattutto dopo Natale e fino all’Epifania, ma c’è preoccupazione per il periodo delle settimane bianche”.   

Non ci sono dubbi tra gli analisti dell’Osservatorio sul fatto che, comunque, protagoniste di questa stagione invernale siano le località italiane. Dalla Valle d’Aosta al Trentino Alto Adige, dalla Lombardia al Veneto è atteso un afflusso stabile rispetto all’anno scorso mentre in Piemonte, in Friuli e sugli Appennini la ricerca indica un calo delle presenze.

Investigando su richieste, atteggiamenti e stili di consumo dei turisti, gli operatori sottolineano che gli italiani continuano a concentrarsi nel periodo di altissima stagione (Natale/Capodanno/Epifania e febbraio/Carnevale) e che la minaccia più evidente è quella della contrazione dei soggiorni seguita dall’aumento dell’attenzione al prezzo. Nonostante decenni di familiarità con gli albergatori, gli alberghi e le località, sempre più italiani utilizzano il web e le OTA per informarsi e prenotare tanto che gli albergatori registrano sempre più prenotazioni saccheggiate dalle commissioni di Booking, Expedia, etc.

Inoltre, il clima natalizio e gli affetti familiari non bastano per una temporanea rinuncia al wi-fi. Anche gli hotel di montagna, luoghi chiaramente leisure, non possono fare a mano del wireless che gli italiani pretendono sia gratis).

Da rilevare poi l’aumento delle prenotazioni sotto data: gli albergatori interpellati dicono che oltre il 40% delle prenotazioni arriva ormai nei 2-3 giorni antecedenti l’arrivo e il soggiorno a causa della componente meteo.

Infine, prosegue il boom delle nuove discipline anche “estreme”, dei fuori pista “a rischio”, dei percorsi “skipass free” soprattutto tra le nuove generazioni (millennials).

Per la stagione invernale 2014-2015 gli operatori del ricettivo, le agenzie di affittanza ed anche 6 gestori di impianti su 10, si attendono una contrazione del giro d’affari, con i ricavi complessivi del settore ancora al di sotto dei 10 miliardi di euro, nonostante gli aumenti delle spese per skipass, scuole sci, noleggio attrezzature e prezzi crescenti dei pubblici esercizi.

Inoltre, le tariffe alberghiere sono in salita del 4-5% circa e gli operatori prevedono una flessione della domanda di 4-5 punti percentuali. In salita degli abituali 2-3 punti percentuali anche i prezzi degli skipass, sia giornalieri che settimanali.

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  • il boomkerang lanciato alcuni anni fa torna indietro e comincia a mostrare il lato meno carino ...... cari signori albergatori il primo saccheggio è stato fatto da voi quando avete girato le spalle alla filiera tradizionale non curandovi dei danni che stavate creando ! e ....adesso ?? forse siete in tempo a tornare indietro ma solo voi potete arginare questo sfacelo chiudendo i rubinetti alle OTA se ve la sentite e se ne avete il coraggio. e non diteci per favore che il mondo è cambiato il mondo è sempre uguale da milioni di anni siamo noi che giochiamo a monopoli senza guardare da dove veniamo ne dove stiamo andando !!!

  • Suvvia, parliamo ancora di "Problema " Ota: Mi sembra ancora una volta la guerra del fabbricante di carretti quando arrivo' l automobile... Da albergatore, trovo inappropriato l uso della parola saccheggio. Ammesso che gli albergatori riuscissero a distogliere quel 18% di commissioni ota, credete veramente che siano/siamo in grado di fare sviluppo e ricerca web, creare e sviluppare teconologia, formare le professionalità, tenerle aggiornate, sviluppare software ogni due anni almeno? La risposta è no, non abbiamo le risorse, non basterebbero. Le ota servono, come serve il canale tradizionale, bisogna utilizzare tutti i canali, tenendo il giusto mix e la corretta ripartizione dei costi. La disentermediarizzazione, agenti di viaggio, sul corto raggio, è una realtà, punto e basta. È il ruolo dell agente che deve cambiare, dovete essere i primi a vendervi come consulenti, e valorizzare in questo modo le vostre professionalità. Il web è un onda, non la si argina, lasi cavalca, tutti. Le ota sono straniere? Che Significa scusate, dove si trova l' imprenditorialità italiana in questo discorso? Nessuno è stato in grado di fare quello che hanno fatto americani, tedeschi e spagnoli su questo fronte, questa è la realtà, e chi c' era a un certo punti ha venduto. Canale tradizionale? Per stare su un catalogo, il netto sulla tariffa di vendita mediamente è del 25% se aggiungiamo un livello di intermediazione si arriva anche al 35%... Di che saccheggio stiamo parlando?

    • gentile Andrea
      i francesi hanno un detto: a ciascuno il suo ruolo.
      ogni volta che si decide di saltare un "passaggio" si uccide un elemento della filiera.
      hai nominano tutta una serie di paesi ma alla faccia della globalizzazione abbiamo tutti una storia ed una realtà diversa e spesso non compatibile.
      e per inciso, se cavalcare l'onda significa far morire chi mi lavora accanto .......... preferisco non cavalcare un bel nulla !
      per favore non dirmi che sono obsoleto, lo so e quando me lo scordo me lo ricorda l'ufficio anagrafe della mia città, ma se riuscissimo a capire che su questo dannatissimo pianeta chiamato terra dobbiamo vivere tutti beh penso che le nostre scelte di lavoro potrebbero essere un po diverse.
      so benissimo che il mio modo di ragionare è fuori dalle righe ma credimi, queste considerazioni scaturiscono da lunghe e travagliate riflessioni sugli esseri umani piuttosto che sui numeri.
      grazie del tuo tempo e comunque buon 2015 magari con più senso umano e meno tecnologia !!!!!! :)

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