All’ultimo momento il ministro Dario Franceschini, oberato da Jobs Act e legge di stabilità, ha dovuto dare forfait, ma tanti erano i big del settore, dai vertici dell’Enit a numerosi parlamentari che si sono confrontati con amministratori pubblici del turismo, accademici, imprenditori e blogger al secondo Barcamp organizzato dalla Camera dei deputati, su proposta dell’Intergruppo parlamentare per l’Innovazione, sul futuro del turismo italiano. Un evento particolarmente sentito sui social se è vero che l’hashtag dell’evento #CameraConVision è salito al 5/o posto dei trend italiani su Twitter.
Ad aprire i lavori, il commissario straordinario dell’Enit Cristiano Radaelli a cui è seguito l’intervento del direttore generale Andrea Babbi: “Stiamo vendendo milioni di biglietti per l’Expo in tutto il mondo e stiamo cercando dove possiamo di risparmiare: abbiamo chiuso e riaperto in ambasciate e consolati ben 10 sedi estere arrivando a un risparmio complessivo di 800 mila euro e tagliato del 30% gli straordinari del personale”.
Carlotta Ferrari, presidente del Convention Bureau Italia, ha insistito sul concetto che “occorre rendere immediatamente operativo il piano strategico, che c’è già. Il turismo in Italia non ha futuro se non si superano i regionalismi e le direttive regionali, spesso in contrasto fra loro, cui siamo costretti dal Titolo V della Costituzione. Va ripreso l’Osservatorio congressuale, possibilmente ampliandolo a tutti i segmenti del turismo. E infine, c’è bisogno di formazione e informazione, nel pubblico come nel privato. Va diffusa una vera e propria cultura del turismo e va dato maggior riconoscimento alle professioni della filiera (ancora oggi tantissima gente non sa cos’è un destination manager)”.
Tanti gli spunti usciti dai 5 gruppi di lavoro (la guida turistica del III millennio, un nuovo marketing del territorio, strategie e strumenti per gestori 2.0, il ruolo della comunità e gli interventi legislativi): dall’urgenza di una legge che normi il settore alla necessità di infrastrutture e servizi accessibili, dalle best practices da trovare e condividere all’urgenza di avere un ente di promozione turistica nazionale forte con a disposizione fondi sufficienti, dalla valorizzazione delle aree meno frequentate alla valorizzazione del territorio e di chi lo abita. Sarà tutto consegnato ai parlamentari e al ministro Franceschini, che con un messaggio inviato in chiusura ringrazia partecipanti e organizzatori e promette che terrà in gran conto le tante proposte emerse.