Brambilla ai giapponesi: l’Italia vi aspetta

Lettera del ministro dopo la polemica su conti salati e disservizi

La disavventura di una coppia di turisti giapponesi che in un ristorante romano ha dovuto pagare un conto di 600 euro e la conseguente denuncia di un quotidiano del Sol Levante che ha scritto delle continue truffe e disservizi che i turisti stranieri devono affrontare una volta giunti in vacanza in Italia, a partire dai taxi, costringe il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, a correre ai ripari. Con una lettera aperta ai turisti di tutto il mondo, giapponesi in testa, in cui li ringrazia per l’amore dimostrato fin qui per l’Italia, ma anche per invitarli a considerare ancora il nostro Paese una delle mete favorite. E a proposito delle truffe, Brambilla ricorda che il ministero “ha recentemente dato avvio all’istituzione di una vera e propria commissione di vigilanza, per la quale ha richiesto anche la collaborazione delle associazioni di categoria, con il duplice scopo di verificare che, sempre e in ogni parte di Italia, siano salvaguardate le necessità degli amici visitatori, sia per quanto riguarda i prezzi e i servizi a loro riservati che per rispondere prontamente alle segnalazioni di non conformità che possano giungere a riguardo dai turisti sia italiani sia stranieri”. E poi rivolgendosi alla coppia di turisti truffati al ristorante romano, li invita a tornare in Italia, nella capitale, ospiti del ministero. Ottimista sulla ‘tenuta’ del Belpaese anche il presidente di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca. "La polemica che in questi giorni sta montando sul presunto abbandono dell’Italia da parte dei turisti giapponesi – commenta – è più una tempesta in un bicchier d’acqua che un reale problema che vede una caduta d’interesse per il nostro Paese. Per giunta mai come quest’anno la competitività turistica del nostro Paese è sotto gli occhi di tutti, con gli alberghi, per esempio, che nei primi 6 mesi fanno segnare, secondo i dati Istat, una diminuzione dei prezzi del 2% e con gli operatori della ristorazione da sempre fiore all’occhiello del turismo italiano che hanno contenuto i propri prezzi e aumentato il numero dei lavoratori occupati".

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