giovedì, 25 Aprile 2024

Bray al taglio del nastro di Bit: pronto decreto ‘Valore Turismo’

"La Bit si conferma un appuntamento di grande valore. Lo testimoniano i numeri di questa edizione: 100 paesi partecipanti, 10 mila incontri b2b prefissati e la presenza capillare delle regioni". Lo ha detto il ministro per i Beni culturali e il Turismo, Massimo Bray, che stamattina ha partecipato al taglio del nastro della borsa milanese che si svolgerà sino a sabato 15 febbraio.
"Quest'anno – ha aggiunto Bray – al centro della Bit c'è l'Expo 2015 perché il nostro obiettivo deve essere quello di portare il mondo in Italia durante l'esposizione universale".
Quindi il ministro ha sottolineato l'importanza strategica che il governo dà al turismo: "se riuscissimo a portare l'apporto del turismo al Pil da 160 miliardi attuali a 180 miliardi in cinque anni, creeremo 500 mila posti di lavoro".  E a questo proposito ha annunciato che il decreto Valore Turismo è praticamente pronto. Nei prossimi giorni verrà avviato il dialogo con le Regioni.
Entrando nel merito, il ministro ha spiegato che il decreto contiene un intervento forte sulla governance, con un più forte coordinamento tra Stato, Enit e Regioni; il potenziamento dell'offerta turistica con un occhio di riguardo ai poli culturali; la valorizzazione dei 49 siti italiani dell'Unesco, la riqualificazione delle imprese turistiche sul fronte dell'innovazione tecnologica e favorendo la rete di impresa ma anche le ristrutturazione delle strutture; il sostegno al consumatore attraverso qualità e informazioni aggiornate. Infine, prevista la creazione di un marchio unitario italiano per rafforzare l'immagine della Penisola sui mercati esteri.   
Alla conferenza stampa di inaugurazione ha partecipato anche Antonio Tajani, commissario europeo al Turismo che ha sottolineato la centralità dell'Expo e la possibilità imminente di una revisione delle concessioni dei visti turistici caratterizzata da una maggiore flessibilità per l'area Shengen e la riduzione dell'elenco dei paesi che hanno necessità del visto, soprattutto del Sudamerica.

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