Per la quinta settimana consecutiva, si conferma il trend in calo dei nuovi casi di Covid in Italia, ed anche i decessi sono in diminuzione. Un quadro in costante miglioramento che apre la strada ad una progressiva riduzione delle misure in atto, come l’utilizzo del green pass, e che si rileva anche nel resto d’Europa. La pandemia però, come più volte ricordato dagli esperti, non è finita e l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) invita a non abbassare la guardia e anzi continua a incoraggiare tutti i cittadini europei a vaccinarsi.
La migliorata situazione apre indubbiamente ad una nuova fase: il 31 marzo, fine dello stato di emergenza, “sarà la data simbolica della fine della fase acuta della pandemia e della ritrovata normalità”, ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, secondo il quale si può ora ragionare di una “progressiva riduzione delle misure di contenimento”, come il green pass, “in maniera graduale, non dal primo aprile ma nel mese di aprile, con una progressività soprattutto sul lavoro, dove valuterei attentamente un’abolizione prima rispetto al resto”. “La prima cosa da fare è togliere la distanza tra le persone, tornando a usufruire della capienza normale allo stadio o in ufficio e lasciando però la mascherina al chiuso”, ha aggiunto il sottosegretario a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, “penso che la mascherina al chiuso si potrà togliere per la metà di aprile”. Strada già presa dalla Francia, dove il super Green pass sarà sospeso dal 14 marzo e dallo stesso giorno non sarà più obbligatorio indossare la mascherina al chiuso.
