Costa Concordia, il Giglio si prepara a primo anniversario naufragio

Ma la carcassa della nave è ancora lì e l’isola vuole chiedere proroga a stato di emergenza

Sul molo dell'Isola del Giglio non ci sarà un pezzo di quello scoglio che aprì la chiglia della Costa Concordia a ricordare il naufragio del 13 gennaio 2012, le 32 vittime, due delle quali non sono mai state recuperate. Nessuno scoglio, ma solo una targa sul molo per ricordare i morti, ha deciso il sindaco Sergio Ortelli, che con tutta la popolazione si sta preparando a celebrare il primo anniversario, a ricordare le vittime con i familiari e le tante autorità che domenica saranno al Giglio, ma soprattutto a dire che l'emergenza non è finita "e non finirà fino a quando la nave sarà lì, a  poche decine di metri dalla costa". Per questo, per ora lo ha fatto informalmente e solo domenica ufficializzerà la richiesta ai rappresentanti del Governo, chiede che lo stato di emergenza non finisca il prossimo 31 gennaio ma si protragga fino alla completata rimozione della nave. Certo è che anche la prossima estate l'isola dovrà fare i conti con la Concordia, con un turismo ora fatto di molti più arrivi e partenze, una media di circa 2.000 persone in più al giorno, tanti curiosi, ma molte meno presenze soprattutto a Campese e al Castello. "Abbiamo avuto circa il 28% di presenze in meno – spiega Ortelli riferendosi all'estate scorsa – e almeno il 10% è collegato alla Concordia".
Lo scoglio, anzi i tre pezzi in cui è stato tagliato per toglierlo dalla nave dov'era rimasto incastrato, torneranno alle Scole, lì da dove la manovra del comandante Francesco Schettino lo aveva strappato. Anche su uno dei tre scogli, come al molo, ci sarà una targa con la data del 13 gennaio 2012. Il vicesindaco Mario Pellegrini, che un anno fa salì sulla nave e coordinò i soccorsi dopo l'abbandono della stessa da parte di Schettino, si immergerà insieme ai sub della Guardia costiera. Molto spazio sarà dato alle celebrazioni, anche religiose, sull'isola: prevista una processione e una messa celebrata dal vescovo di Pitigliano e Sovana, monsignor Guglielmo Borghetti, mentre i familiari delle vittime francesi getteranno 32 lanterne in acqua alle 21.45, quando le note del silenzio risuoneranno sul molo. Prima, una corona di fiori sarà portata in fondo al mare, vicino al relitto. Certa la presenza dei vertici della Costa.

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