Enoturismo settore a trazione femminile

Il vino “è un elemento importante per il nostro turismo anche per l’occupazione di molte donne, che sono sempre di più. Un dato molto positivo”. Si avvicina la Giornata internazionale della Donna ed “io ho sempre pensato che uno dei modi migliori per combattere a violenza di genere è far sì che le donne abbiano un’indipendenza economica attraverso un lavoro e un reddito: è ciò che le libera e consente loro di scegliere autonomamente”. Lo dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè alla presentazione del libro “Enoturismo 4.0 – Osservatorio enoturismo: evoluzione del digitale” che si è tenuta a Roma in Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani.

E’ un settore “a trazione femminile – osserva Donatella Cinelli Colombini, autrice, imprenditrice vitivinicola ed ex presidente dell’Associazione Donne del vino che conta oltre 1100 socie -. E’ il comparto dove le donne sono più vicine alla parità di genere non solo in Italia ma nel mondo. Nella produzione in vigna e in cantina siamo ancora minoritarie, ma le donne sono prevalenti, nella parte commerciale, che è il cuore della cantina; nel marketing si supera l’80% e nella wine hospitality si supera il 70%: qui le donne sono superiori nei numeri e nei ruoli”.

“Molti decidono la destinazione turistica anche in base alle nostre eccellenze enogastronomiche – aggiunge la ministra -. Oggi in Italia abbiamo già oltre 14 milioni di enoturisti che arrivano o si spostano per seguire e frequentare il percorso del vino. Sei italiani su 10 svolgono un viaggio per il cibo e il vino”.

Il nostro settore enogastronomico “ha poi una peculiarità unica, il 90% delle nostre eccellenze è prodotto nei borghi”. L’impegno del ministero “è anche per aiutare molti dei piccoli borghi ad implementare le loro offerte turistiche, a migliorarle”.

 

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