Estate 2018 verso nuovo record, previste 219 milioni di presenze

Il turismo continua a crescere. E per l’estate 2018 si avvia ad un nuovo record, dopo quello segnato nel 2017. Sono previste infatti 218,9 milioni di presenze, cioè circa 4,5 milioni in più rispetto al 2017, mentre tornerà ad essere maggioritaria la domanda italiana (53,3%) con 116,7 milioni di presenze stimate. Gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive ufficiali dovrebbero attestarsi a 50,3 milioni, un milione in più rispetto allo scorso anno. Saranno il mare, le città d’arte e i borghi a trainare il mercato.

E’ questo lo scenario emerso dalla consueta indagine campionaria realizzata dal Centro Studi Turistici per Confesercenti: 2297 sono le strutture ricettive che hanno collaborato attivamente mediante l’invio dei risultati aziendali già acquisiti e le loro percezioni sul trend dei mesi futuri.

“L’indagine previsionale – afferma il presidente di Assoturismo Vittorio Messina – conferma lo stato di grazia di cui continua a godere il turismo in un Paese che sembra aumentare costantemente il suo appeal nei confronti del popolo dei vacanzieri. Si profila un altro anno decisamente positivo grazie ad un piano strategico efficace come quello portato avanti dal Governo negli ultimi anni, ma grazie anche ad un sistema di accoglienza che diventa sempre più evoluto e che punta sulla digitalizzazione dei servizi”.

Secondo le indicazioni del campione di Cst le aspettative sono di un +2,1% di presenze che potrebbero ulteriormente aumentare per effetto delle scelte di prenotazione sotto data. I flussi degli stranieri sono stimati al +2,6%, mentre le presenze dei connazionali aumenteranno del +1,6%. Il trend dovrebbe essere uniformemente distribuito tra le diverse tipologie di imprese ricettive (+2,1% l’alberghiero e +2% l’extralberghiero).

Inoltre, l’estate 2018 potrebbe rappresentare un momento di verifica del “posizionamento” delle coste italiane, in quanto alcune destinazioni del Mediterraneo – Grecia, Turchia, Egitto, Tunisia, Marocco – ricominciano ad attrarre nuovi flussi dopo che negli ultimi anni si erano lentamente svuotate di turisti che avevano preferito trasferirsi verso zone ritenute più sicure.

In generale, poi, è proseguito il processo di internalizzazione della domanda turistica: 52,6% la quota di pernottamenti degli stranieri (58,5 milioni) contro il 47,4% di pernottamenti degli italiani (52,8 milioni).

Per tutto il periodo estivo l’incoming continuerà a segnare valori positivi, soprattutto dai tradizionali mercati europei. Si stima un aumento della domanda tedesca, austriaca, svizzera, britannica, olandese e francese. Tra i mercati extraeuropei il trend migliore è indicato per le provenienze dagli Stati Uniti, Cina e Paesi dell’Est. Stabili le indicazioni per i flussi canadesi, brasiliani, indiani e russi. In flessioni gli arrivi dalla Spagna, Giappone e India.

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