Estate, tempo di viaggi e prevenzione per vivere al meglio le vacanze

Con la stagione estiva ormai al via, la maggior parte degli italiani ha prenotato le proprie vacanze. Ma le alte temperature, l’aumento del numero di persone che si spostano da un Paese all’altro e i cambiamenti di abitudini espongono a nuovi rischi per la salute. Quindi prima di preparare i bagagli è importante informarsi bene sui rischi infettivi che possono essere presenti nei luoghi di destinazione. Anche perché, per l’estate 2018 sembra crescere la voglia di scoprire mete poco conosciute, come il Sudafrica e la Russia centrale e orientale, ma anche di aree già care ai turisti del Bel Paese come il sud-est asiatico, dove primeggiano Indonesia, Vietnam, Thailandia e i Caraibi.

Ecco perché l’Istituto Pasteur Italia ricorda che proteggersi è facile e fornisce dei consigli utili a tutti i viaggiatori per vivere in totale sicurezza le vacanze e, nel caso delle malattie infettive, limitare il diffondersi di agenti patogeni. A tutti i viaggiatori del Bel Paese l’Istituto Pasteur Italia ricorda l’importanza della vaccinazione, il più efficace metodo preventivo, che protegge da rischi infettivi gravi e potenzialmente mortali, solitamente trasmessi da cibo, bevande e punture d’insetto.

Per chi ha scelto l’Africa, il sud-est asiatico, il Centro e il Sud America e non vuole rinunciare ad assaporare i tipici “cibi di strada”, tra le vaccinazioni consigliate ci sono quelle contro malattie infettive che possono essere trasmesse da acqua o cibo contaminato, prime fra tutte l’epatite A ed il tifo. Le vaccinazioni contro queste infezioni possono essere effettuate anche in forma combinata.

L’epatite A è un’infezione virale diffusa in tutto il mondo, con una percentuale di rischio più alta nei Paesi in via di sviluppo e con condizioni igienico sanitarie non ottimali. Si trasmette per via oro-fecale, frequente è l’acquisizione da frutti di mare crudi o non adeguatamente cotti. In alcuni casi l’infezione può compromettere gravemente le funzioni epatiche e provocare la morte (circa 10.000 decessi all’anno nel mondo).

La febbre tifoide è un’infezione causata dal batterio Salmonella Typhi e, se non trattata, ha un tasso di mortalità superiore al 10%. Anche in questo caso la trasmissione avviene per lo più tramite l’ingestione di cibi e/o bevande maneggiate da persone infette, oppure tramite la contaminazione, attraverso gli scarichi fognari, dell’acqua usata per bere o per lavare il cibo. Particolarmente a rischio sono i Paesi dell’Africa settentrionale, il Perù e l’Asia meridionale. In generale la febbre tifoide continua a rappresentare un pericolo per la salute nella maggior parte dei Paesi tropicali, tra i quali l’Indonesia (più di 1000 casi ogni 100.000 abitanti). Assieme alla vaccinazione, la prevenzione della febbre tifoide deve essere accompagnata attraverso un’attenta igiene personale, in particolare il lavaggio delle mani dopo l’uso del bagno e prima del contatto col cibo.

Il colera, causato dal batterio Vibrio cholerae, rappresenta un’altra pericolosa infezione causata da acqua o cibi contaminati. Molto diffuso in Asia, specialmente in India, Thailandia e Vietnam, il colera miete ancora molte vittime soprattutto nei Paesi colpiti da disastri e guerre (tristemente nota l’epidemia di colera e di tifo che nel 2010 ha colpito Haiti).  Contro il colera è disponibile un vaccino che si assume per via orale.

Anche gli appassionati della cultura underground delle metropoli e amanti del sushi e delle crudités di mare devono prestare molta attenzione. Non tutti sanno, infatti, che il pesce crudo può contenere dei parassiti che causano malattie nell’uomo, come per esempio Anisakis – ritenuto dalla European Food Safety Authority (EFSA) il rischio biologico più serio legato al consumo di pesce.

Ci sono poi le malattie trasmesse dalle zanzare. Purtroppo, per la maggior parte di queste malattie non esistono dei vaccini ed in alcuni casi neanche terapie specifiche. L’unica arma per affrontare il problema risiede nella prevenzione, che si basa sulla riduzione delle densità delle zanzare vettrici e sull’interruzione del contatto tra uomo e zanzara.

Le zanzare non sono però tutte uguali, così come non sono uguali i patogeni da esse trasmesse e bisogna sempre ricordare che questi insetti possono agire sia di notte che di giorno. Chi è esperto di viaggi tropicali sa bene, infatti, che i momenti principali in cui si corre il rischio di essere punti dalle zanzare Anopheles, responsabili della trasmissione della malaria, sono il crepuscolo e la notte. Per limitare il rischio di infezione è necessario adottare misure precauzionali per evitare di essere punti (ad esempio abbigliamenti idonei, repellenti cutanei) e dormire sempre protetti da zanzariere, da repellenti spaziali (piastrine elettriche o zampironi) o dall’aria condizionata. Inoltre, prima della partenza, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico che prescriverà una profilassi farmacologica personalizzata in base alla meta del viaggio e quindi al tipo di resistenza ai farmaci acquisita dal parassita responsabile della malaria in quella specifica destinazione.

Sempre di notte sono attive le zanzare del genere Culex, responsabili della trasmissione di molti virus “encefalitogeni”, quali il virus dell’encefalite giapponese, la principale causa di encefalite virale in molti paesi dell’Asia (e contro la quale è possibile vaccinarsi).

Di giorno bisogna invece stare molto attenti alle zanzare Aedes, responsabili della trasmissione di numerosi virus, come quelli della febbre gialla e del dengue. Nel caso della febbre gialla esiste in commercio già da anni un vaccino estremamente efficacie che conferisce una copertura di 10 anni. Ciononostante, nei primi mesi del 2018 in Brasile è scoppiato un focolaio epidemico che ha portato alla raccomandazione della vaccinazione non solo per chi si dirige in Africa e Asia, ma anche per coloro che sono diretti nel Paese dell’America Latina. Nel caso del virus del dengue, invece, non esiste un vaccino, né alcuna terapia specifica, pertanto l’unica difesa consiste nella protezione dalle punture delle zanzare diurne, indossando quindi calze, pantaloni lunghi, camice o magliette a maniche lunghe e proteggendo le aree scoperte del corpo con repellenti cutanei. Le zanzare del genere Aedes possono inoltre trasmettere anche altri virus meno patogeni, ma che possono avere importanti effetti collaterali, come ad esempio Chikungunya e Zika.

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