sabato, 20 Aprile 2024

Franceschini: in 4 anni completeremo integrazione cultura e turismo

"Tutto il mondo verrebbe in Italia a fare un congresso". Lo ha detto a Venezia il ministro della Cultura e Turismo, Dario Franceschini, intervenendo alla Convention di Federcongressi & Eventi.    
"Se ci vengono per lavoro – ha aggiunto Franceschini –  magari ci vengono più volentieri anche per vacanza nonostante siamo in ritardo enorme con la promozione e le strutture. L'integrazione tra cultura e turismo può portare ad essere centrale per il rilancio della cultura e della valorizzazione di tutta la nostra impresa turistica che è fondamentale per la nostra crescita economica del paese. Nella stagione del governo Letta – ha aggiunto – abbiamo lavorato perché il trasferimento della delega del turismo alla cultura non fosse passeggera. Come sapete tutti, negli ultimi dieci anni il turismo ha vagato colpevolmente da un sistema all'altro e col governo Letta abbiamo fatto una legge per cui stabilmente il turismo fosse legato alla cultura. Ora ragioneremo sull'orizzonte di quattro anni per fare un lavoro profondo e integrare i due settori anche dal punto di vista delle strutture. C'è l'esigenza di rivitalizzare le imprese, che patiscono la disintermediazione con cui oggi si prenotano i viaggi, c'è il problema di incentivare i flussi dai paesi emergenti. E dentro questo settore non c'è dubbio che il congressuale è una miniera".
E a proposito di turismo, Franceschini non ha potuto fare a meno di fare un accenno a Pompei. "Il Governo  – ha sottolineato – sta facendo il massimo possibile. E' una sfida complicata. Ci sono molti anni di ritardi, ma adesso c'è un progetto molto ambizioso che sta andando avanti, c'è un nuovo soprintendente, stiamo agendo insieme al direttore Grande Progetto Pompei e faremo il nostro dovere e riconsegneremo il sito archeologico al mondo come merita". Il ministro ha infine escluso che non si oltrepasseranno i tempi che potrebbero far venir meno l'utilizzo dei fondi europei.  
Intanto, resta invariato il quadro clinico del ministro, ricoverato per una "sindrome coronarica acuta" dopo il malore accusato sabato scorso a Palmanova. Franceschini ha passato la seconda notte tranquilla all'ospedale di Udine. Fonti della struttura sanitaria hanno confermato che rispetto a ieri la situazione clinica non ha mostrato variazioni e che l'equipe medica del reparto di Cardiologia valuterà entro un paio di giorni un'eventuale dimissione.

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