Fs: cantieri estivi causeranno tempi di percorrenza più lunghi


Sette giorni sull’Av/Ac Milano-Bologna per il rinnovo dei deviatoi nella tratta Castelfranco-Fidenza. Undici sulla Av Firenze-Roma, per interventi di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura nella tratta Orvieto Sud-Chiusi Nord. Altri ventuno sulla Av/Ac Verona-Vicenza, per la realizzazione della nuova linea Av/Ac e l’attraversamento della stazione di Vicenza. Sono alcune delle interruzioni previste da Fs per questa estate, “che tuttavia preservano la mobilità delle persone e adeguati volumi di offerta dei treni”.

Ma causeranno tempi di percorrenza superiori rispettivamente di 60, 40 e 90 minuti rispetto a quelli attuali, per via delle tratte alternative studiate da Rfi per i periodi. In estate saranno diverse le tratte regionali interessate da lavori sulle linee ferroviarie.

Tra queste si segnalano le linee Battipaglia-Potenza (90 giorni, previsti bus sostitutivi), Milano-Genova (120 giorni e tra i 20 e i 60 minuti in più a seconda delle fasi) e il Nodo di Genova (30 giorni, previsti bus sostitutivi). Per un totale di “oltre 30 interruzioni di linea superiori o uguali ai 30 giorni nei bacini regionali per lavori di potenziamento infrastrutturale e upgrade tecnologico con finanziamento Pnrr”. I dati sono stati forniti da Fs.

Cantieri e interrruzioni sono stati al centro dell conferenza stampa a Villa Patrizi, a Roma, dell’ad di Fs, Stefano Donnarumma. Partendo dal fatto che il gruppo Fs nei prossimi 5 anni prevede investimenti per 100 miliardi, per il 62% concentrati sull’infrastruttura di rete, con un impatto che “vale 2,3 volte sul Pil italiano: siamo la prima stazione appaltante del Paese, ma generiamo tantissimo indotto”.

I problemi di scarsa puntualità dei treni sarebbero legati alla “sovrapposizione tra investimenti ordinari e quelli del Pnrr”, ha insistito. Con i famosi 1200 cantieri “di cui 500 per manutenzione e 700 per le nuove opere”. Di questi, sono i primi a causare “maggiori disagi”, ha aggiunto, perché impattano sulla linea già esistente. Ma sono necessari anche per la vetustà di molte tratte.

Su stop e deviazioni Fs si accorderà anche con Anas: “ciascuno evita di aprire cantieri quando ci sono le interruzioni dell’altro”. Altro tema: il traffico. “Nel 2017 viaggiavano sulla rete ad alta velocità 306 treni al giorno, oggi sono 400”, ha proseguito Donnarumma, con numeri su tutta la linea “tra i 9mila e 10mila mezzi al giorno”. Bisognerà “decongestionare” alcune tratte e “stazioni nodo”, ha chiarito, “spostando una parte dei treni” o “accorpandoli”.

Tra le soluzioni possibili, quella di unire le Frecce su linee come la Roma-Firenze, per poi separarle da un certo punto in poi. Un po’ come si fa con gli Intercity notte, che superato lo Stretto di Messina si ‘dividono’ in due: quello verso Siracusa e quello direzione Palermo.

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