“Ci sono ancora da erogare 230 milioni di euro. Si potrà venire incontro alle richieste fatte dalle categorie e in tempi rapidi e dare delle risposte”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenendo a Radio anch’io, condotto da Giorgio Zanchini su Rai Radio1. “A noi serve flessibilità, non possiamo perdere tempo in burocrazia, bisogna andare verso gli automatismi. Andiamo verso norme semplici, il più possibili auto applicabili. Bisogna essere seri e pragmatici in questo momento”, ha aggiunto. “Il criterio principale è il calo di fatturato”.
Per quanto riguarda la Pasqua e l’estate, ha ribadito Garavaglia, “serve un sano ottimismo. Quest’anno ci sono i vaccini quindi possiamo pensare con un po’ più di ottimismo al futuro, con la bella stagione il virus calerà. Pasqua così presto renderà difficile aperture in tutta Italia. Non sappiamo, vediamo cosa accadrà da qui a fine mese. Se i numeri saranno preoccupanti allora è saggio tenere chiuso”.
Il ministro ha ricordato che “si sta discutendo a livello europeo, si va verso un passaporto sanitario, un documento che certifichi l’avvenuta vaccinazione. Di sicuro si possono applicare protocolli di sano buon senso intanto, ad esempio utilizzando i tamponi. In Italia ci sono già protocolli con elevata sicurezza su treni e navi da crociera, idem negli hotel”.
“Per quanto riguarda i ristori, nel decreto ci sarà una misura importante per la montagna. Abbiamo la necessità di tenere in vita più aziende possibile”.
Quanto al Recovery, “c’era molto poco per il turismo, circa 1,8 miliardi, ma si può ottenere di più, stiamo lavorando”, ha sottolineato.