Attesa per il Giubileo della Misericordia, annunciato da Papa Francesco per il 2016, e soprattutto per l’impatto che potrà avere sul turismo in Italia. Gli addetti ai lavori parlano infatti di un incremento delle presenze del 30%.
“Il Santo Padre non avrà deciso di fare il Giubileo per motivi turistici, ma sicuramente, dopo l’effetto Expo che porterà tanti visitatori, permetterà di avere un’attenzione particolare sull’Italia da parte del mondo intero”, commenta il presidente di Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci, che non nasconde un certo entusiasmo. Non si lancia in facili previsioni sul numero di pellegrini, ma le sue aspettative sono alte: “Considerando quelli che sono stati gli ultimi Anni Santi – spiega – ritengo che ci possano essere almeno gli stessi numeri di Expo”.
“A Roma abbiamo circa 12 milioni di turisti ogni anno e credo che nel Giubileo si possa contare su un 30-50% in più”, conferma Stefano Fiori, presidente della sezione Industria del Turismo di Unindustria.
Sul fronte dell’ospitalità, Palmucci sostiene che “il pellegrino avrà la possibilità di alloggiare in strutture di ogni livello, dal lusso al low cost”. Anche se Giuseppe Roscioli, punta il dito sull’abusivismo. “In questo momento in cui già esistono tensioni relative a minacce di terrorismo e al controllo su chi viene a Roma e alloggia in strutture abusive – spiega Roscioli – è bene che il Governo emani norme più severe e che anche il territorio faccia la sua parte”.
E dove mancano le risorse, si può far tesoro della tassa di soggiorno che può essere trasformata in tassa di scopo: “Da questa imposta arrivano ben 95 milioni di euro – commenta Fiori – e queste risorse possono essere destinate al decoro, alla pulizia, ai trasporti e anche a una migliore accoglienza al turista”.