Controlli rafforzati e allerta massima per possibili blitz. A meno di 24 ore dall’introduzione dell’obbligo di Green pass per scuole, treni, aerei e bus a lunga percorrenza, il Viminale alza il livello di attenzione e monitora anche gli scali aeroportuali per evitare che le proteste superino i livelli di guardia.
Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, da mercoledì 1 settembre infatti sarà necessario utilizzare il ‘pass’ per entrare negli istituti scolastici ma anche per viaggiare. Il popolo del “no” è in fermento da giorni, pronto a manifestare. La minaccia è il blocco della circolazione ferroviaria. Via social in molti si stanno dando appuntamento: 54 le città in cui sono previste iniziative contro il passaporto vaccinale. Nelle chat, su Facebook e Instagram sono stati pubblicati dei volantini siglati “Basta dittatura”. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”, il messaggio minaccioso che corre sulla rete. I manifestanti si sono dati appuntamento alle 14:30 in molte stazioni per una iniziativa, che a loro dire, dovrebbe concludersi in serata in modo “pacifico”.
Il “pass” sarà necessario per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti. Obbligatorio anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse, o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi. Multa da 400 a mille euro per chi sarà sorpreso senza. Nessun obbligo per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Su tutti i mezzi la capienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla.