martedì, 5 Novembre 2024

Hotel sporco, adv e TO condannati a risarcire turisti

Nuova vittoria giudiziaria del Codacons sul fronte delle vacanze. Il Tribunale di Roma ha condannato in solido una agenzia di viaggi e un tour operator a risarcire una famiglia di turisti romani alloggiata in un albergo di Rio De Janeiro sporco e dalle condizioni igieniche scadenti.

La coppia romana assieme ai due figli aveva acquistato un pacchetto vacanza in agenzia di viaggi con destinazione Brasile. La sistemazione alberghiera prevedeva una categoria 4 stelle con “vista mare”; i turisti, invece, furono costretti a pernottare la prima notte in due stanzette maleodoranti, con la moquette rovinata e vecchia, bagni sporchi e vetusti, serrature rotte ed arrugginite, infestata da insetti e scarafaggi, sanitari scrostati e sporchi, non dotate neanche della “vista mare” ma con veduta su costruzioni limitrofe.

A seguito delle rimostranze avanzate dalla famiglia, la famiglia era stata spostata in altre due stanzette, stavolta con “vista mare” ma sempre con servizi igienici scadenti e sempre con la presenza indesiderata di scarafaggi ed insetti. Durante il soggiorno a Rio De Janeiro, i turisti avevano anche informato la propria agenzia di viaggi della situazione per cercare di trovare una soluzione alternativa, ma avevano ricevuto spiegazioni vaghe ed elusive.

Ora il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza nella quale condanna l’Agenzia “I viaggi del Mappamondo” in solido con il tour operator Unas srl a risarcire la famiglia con 3 mila euro più interessi legali, e a pagare le spese del giudizio pari a ulteriori 1.850 euro.

Per il giudice infatti “va riconosciuto il danno non patrimoniale da vacanza rovinata considerando il disagio subito che sicuramente ha vanificato o quanto meno limitato i benefici e le aspettative della vacanza”.

“Questa sentenza è di fondamentale importanza per tutti i turisti italiani – spiega Cristina Adducci, avvocato del Codacons – ora infatti un albergo sporco e dalle condizioni igieniche inadatte sarà condizione sufficiente a determinare il danno da vacanza rovinata”.

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