L’esperienza aeroportuale e il trasporto aereo cambieranno e si evolveranno radicalmente nei prossimi anni grazie all’innovazione continua apportata dal digitale e a strategie sostenibili. I processi verranno semplificati, la qualità dei servizi e la sicurezza dei passeggeri miglioreranno e questa trasformazione diventerà tangibile per migliaia di passeggeri ogni giorno. L’argomento è stato al centro del convegno “Aeroporti e digitale” organizzato da Aeroporti 2030.
A Fiumicino il futuro è già al servizio dei passeggeri. Come ha dettol’ad di Adr Marco Troncone durante il suo intervento: “stiamo innovando ed espandendo l’offerta a beneficio dei passeggeri e introducendo nuovi servizi digitali nel processo di viaggio e nell’esperienza commerciale, con l’obiettivo di incrementarne l’efficienza in un aeroporto, quello di Roma Fiumicino, che è già in vetta alle classifiche di gradimento europeo come qualità erogata ai passeggeri. In cima alle nostre priorità c’è anche l’innovazione, anche non immediatamente visibile ai passeggeri, che è ancor più rilevante perché mira alla resilienza e alla sicurezza delle nostre infrastrutture”.
“Purtroppo – ha aggiunto Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – scontiamo un ritardo in tema aeroportuale dovuto al fatto che il Pnrr non lo ha potuto contemplare, se non per una quota ridotta di 110 milioni legati ad alcuni specifici progetti di digitalizzazione, sull’assunto che è un po’ un’apuria che il trasporto aereo inquina e quindi non va incentivato. A nostro modo di vedere è un po’ il contrario: se una forma di trasporto è così inquinante, ammesso e non concesso che lo sia, bisognerebbe incentivarne l’implementazione ai fini di una maggiore ammissibilità nell’ottica delle emissioni di CO2″. Sulla digitalizzazione, spiega Bignami, “abbiamo aperto un tavolo finalizzato alla promozione in tempi rapidi ma comunque parte del piano nazionale aeroporti, che stiamo faticosamente portando avanti al MIt, in cui c’è evidentemente anche la capacità di ascoltare, di tradurre in azione concreta quest’istanze che vengono formalizzate, perché il trasporto aereo è per sua natura un trasporto che deve prestarsi all’aggiornamento costante e continuo, la digitalizzazione è una pietra familiare in questo, altrimenti rischiamo di segnare un ritardo significativo rispetto ad altre esperienze europee e non solo”.
“Per un pregiudizio ideologico il trasporto aereo è stato messo sul banco degli imputati come elemento fortemente inquinante, mentre in realtà incide in modo limitato sull’ambiente – ha quindi sottolineato Pierluigi Di Palma, presidente di Enac -. Ciò non toglie che si debba raggiungere l’obiettivo di #zeroemissioni entro il 2050. Per farlo, bisogna essere realistici: entro tale data non è possibile cambiare gli attuali aeromobili a favore di modelli elettrici e a idrogeno. Si deve quindi puntare sull’aumento della produzione di carburanti alternativi sostenibili. Sul fronte della Mobilità Aerea Avanzata – ha proseguito Di Palma – l’Enac sta investendo su conoscenze e progettualità in una nuova visione di mobilità inclusiva e diffusa, che superi la singola tratta del volo commerciale, aprendosi all’impiego dei velivoli sostenibili di nuova generazione e creando quindi un ‘ecosistema intermodale’, accessibile, affidabile, efficiente e sicuro. E gli aeroporti sono i luoghi dove questa trasformazione diventerà realtà. L’aeroporto non è più un non luogo, un posto solo di transito. Negli ultimi anni – ha spiegato Di Palma – si è trasformato anche in opportunità economica per gli operatori del settore. Gli aeroporti devono essere pronti a raccogliere la sfida adeguandosi alla richiesta di servizi all’avanguardia. Questo è il percorso che segue l’Enac per una transizione verso un comparto green e resiliente, con un processo trasversale che interessi le tecnologie degli aeromobili, l’aumento della produzione di carburanti alternativi sostenibili – di cui si parlerà a novembre nella Conferenza Icao di Dubai – le procedure operative e l’efficienza delle infrastrutture aeroportuali”.
Anche secondo Alessandra Bruni, presidente di Enav, “per crescere occorre puntare sulla digitalizzazione”: “Enav gestisce lo spazio e il
traffico aereo civile in Italia, e da tempo è considerata tra i “big five” europei per performance operative ed innovazione tecnologica. L’evoluzione del trasporto aereo crea benessere diretto e indiretto. Ovviamente per far crescere un ecosistema ad alta complessità occorre obbligatoriamente puntare sulla digitalizzazione”.
“Vogliamo creare le condizioni affinché gli scali italiani, che per loro natura vivono una competizione globale, siano ulteriormente valorizzati con il ricorso a soluzioni innovative così da traguardare il comparto verso standard sempre più efficienti in termini di sostenibilità e avanzamento tecnologico”, ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel messaggio inviato al convegno.