Dopo il travel alert lanciato dal Dipartimento di stato americano con cui si avvisano i cittadini americani sui potenziali rischi legati ai viaggi verso e attraverso l’Europa, è panico nel mondo del turismo che negli ultimi mesi è stato colpito da una serie impressionante di eventi drammatici, non ultimo proprio gli attacchi kamikaze a Bruxelles di martedì scorso.
Anche perché gli operatori italiani ben conoscono il valore dei viaggiatori a stelle e strisce, big spender mondiali secondi solo ai cinesi, con 112 miliardi di spesa l’anno: nel 2015 secondo dati Bankitalia in Italia sono arrivati oltre 3,7 milioni di viaggiatori per una spesa di 4,3 miliardi e quasi 30 milioni di pernottamenti.
Ma se l’Associazione Veneziana Albergatori fa sapere di essere assai preoccupata per le cancellazioni dei clienti oltreoceano, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, invita alla calma: “Non dobbiamo farci prendere dal panico e permettere ai terroristi di raggiungere il loro vero scopo e cioè bloccare gli spostamenti e i viaggi e far crollare l’economia. Innanzitutto il Dipartimento Usa ha emesso un alert che è un avviso e non un warning (che è uno sconsiglio ed è molto più pesante). L’Italia non è obiettivo sensibile più di altri e noi abbiamo fiducia nelle azioni che stanno facendo governo, intelligence e forze dell’ordine”.
“Credo – spiega Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria – che sia un’inevitabile reazione a caldo, in queste situazioni è chiaro che, al di là delle mete ci sia una perplessità sul viaggiare stesso. Queste tensioni, che si spostano da un Paese all’altro, ormai però fanno parte del panorama stesso del turismo e dobbiamo un po’ abituarci. Abbiamo superato altre crisi. Anche dopo i fatti di Parigi, abbiamo osservato prima un rallentamento e poi una specie di livellamento a favore di mete più secondarie e meno potenzialmente nel mirino. A Natale hanno sofferto le capitali europee e anche Roma e Milano ma ne hanno tratto beneficio città bellissime come Napoli, Genova, Torino, Salerno e Bologna. Per fortuna in Italia abbiamo una ricchezza immensa”.
Ancora nessuna cancellazione secondo Astoi Confindustria Viaggi. Sec ondo il vicepresidente Pier Ezhaya, “continuano a soffrire le destinazioni che già soffrivano, come la Tunisia e la Turchia”.
“Su Pasqua – dice Jacopo De Ria, presidente di Fiavet – non registriamo problemi perché chi parte dagli Stati Uniti è già partito. Qualche preoccupazione la abbiamo per le vacanze estive ma dobbiamo vedere come andrà i prossimi giorni”.
Intanto Peter Vanden Houte, espert del gruppo Ing, stima che gli attentati di Bruxelles rischiano di costare al Belgio lo 0,1% del Pil, ovvero ben 4 miliardi di euro.