Il turismo sta già cambiando e il processo viaggia a velocità vertiginosa. In un domani non troppo lontano, il direttore d’albergo si occuperà sempre meno di sovrintendere alle funzioni aziendali e dovrà, invece, essere sempre più versato sul fronte delle pubbliche relazioni e della relazione con il territorio. Stesso schema di metamorfosi si applicherà ai project leader o organizzatori di congressi: sempre meno esperto di logistica, sempre più consulente di comunicazione. Per non parlare di figure che, de facto, esistono già e sono destinate a far capolino in ogni singola azienda turistica, i social media manager.
A questo punto appare evidente come cambia l’ottica di selezione delle figure professionali legate al turismo e come la formazione non solo debba tenere il passo ma deve dettare la linea.
Da questo contesto nasce “Fare rete per competere. Giovani al lavoro con meno giovani” (riferito al DGR 448/2014 della Regione Veneto), il progetto regionale con fondi europei che, mutuando il sistema di incentivi alla formazione avanzata già applicato al manifatturiero, scommette anche su “turismo e ospitalità”.
Il “binario” del progetto corre su due direttrici parallele: training per formatori, imprese e giovani disoccupati e un osservatorio dei trend turistici regionali legati alla formazione improntato alla più stretta operatività. Oltre al Ciset-Ca’Foscari e Confcommercio Veneto, i partner del progetto sono Confturismo Veneto, Manageritalia Veneto, Fiavet Veneto e l’Istituto Tecnico Superiore per il Turismo di Jesolo.
Gli obiettivi sono: individuare le figure professionali del futuro; creare un osservatorio permanente (una sorta di “bollettino dal futuro” sul mondo del lavoro nel turismo seguendo il modello di best practices internazionali) composto da un ristretto numero di aziende all’avanguardia ed esperti; e la redazione di un manuale dedicato agli imprenditori per gestire il ricambio generazionale.
Il progetto coinvolgerà complessivamente da dicembre 2014 a aprile 2015 oltre 300 persone tra dipendenti junior e senior delle imprese turistiche venete (circa 200), formatori e dirigenti di Esac, delle 7 sedi provinciali di Confcommercio Veneto (42), giovani disoccupati (7), imprenditori (18).
“La collaborazione con il Ciset-Ca’ Foscari – sottolinea il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – è per noi un onore e, assieme, una condizione imprescindibile per far confluire l’esperienza nel mondo digitale e dar vita a nuove figure professionali Il futuro sarà fatto di sinergie sempre più strette fra il sistema universitario e quello delle imprese, fra i linguaggi tradizionali e quelli dei ’nativi digitali’, la nostra capacità di competere sul piano del turismo si gioca su questo interscambio generazionale per la creazione di nuovi profili professionali da inserire nel sistema turistico”.
Per Mara Manente, direttore Ciset Ca’ Foscari, “questo progetto ha un respiro ampio e strategico a livello regionale, con margini di trasferibilità particolarmente importanti considerato anche il primato del Veneto in ambito turistico”.