Stop alla classificazione degli alberghi su base regionale. In base al decreto a cui sta lavorando il sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla, a breve verrà varato un nuovo sistema nazionale che renderà omogenei i requisiti minimi dei 33.700 alberghi italiani.
La bozza di decreto prevede non solo omogeneità per le strutture di nuova costruzione, ma anche delle sanzioni per chi non osserverà la norma nazionale. Sul sistema di rating si conferma il sistema delle stelle, ma si introduce una certificazione volontaria accessoria con l’introduzione di lettere che si aggiungono alle stelle. Critico, come riporta Il Sole 24 Ore, il commento di Elena David, presidente di Aica, l’associazione delle catene alberghiere di Confindustria) “La bozza si concentra ancora su criteri quantitativi e non qualitativi – sottolinea Elena David – e non prevede un sistema di controlli periodici per verificare il mantenimento nel tempo dei parametri previsti. Inoltre se l’obiettivo della nuova classificazione era quello di introdurre un sistema basato sulla trasparenza, la confrontabilità e la protezione del consumatore, l’introduzione di un rating espresso in lettere e associabile alle stelle, al quale ciascun albergatore aderisce su base volontaria, va esattamente nella direzione opposta”. Manca poi qualsiasi riferimento alla normativa europea. Proprio recentemente il Parlamento Europeo ha avviato l’iter legislativo per l’adozione di criteri comuni nell’attribuzione e valutazione delle stelle e per garantire al consumatore un livello minimo di qualità in tutti i Paesi dell’Ue. “Il non allineamento della classificazione italiana a quella europea – conclude il presidente di Aica – penalizza la destinazione Italia e potrebbe rivelarsi pericoloso per il nostro sistema turistico”.