Assieme al patrimonio architettonico a Gaza, le coste minacciate dall’erosione in Kenya e un importante edificio di Kiev, il World Monuments Fund ha messo nella lista 2025 dei 25 siti da salvare anche la Luna.
Con il suo tessuto urbano devastato da mesi di bombardamenti non stupisce che Gaza sia entrata nella lista del 2025: “Una porta tra Asia e Africa, la Striscia è stata crocevia di culture dai tempi del Neolitico ma ora, sulla scia del conflitto del 7 ottobre 2023, la sua eredità archeologica e architettonica ha sofferto danni e distruzioni senza precedenti”, hanno constatato gli esperti del WMF che nell’elenco hanno incluso, tra l’altro, anche le coste minacciate dall’erosione in Kenya, 66 fari del Maine, la Casa dell’Insegnante a Kiev danneggiata da un missile russo e le Assembly Rooms di Belfast in Irlanda del Nord che attivisti vorrebbero trasformare in un Museo dei Conflitti e della Pace.
Ma questa volta la non profit americana che periodicamente mette sotto osservazione 25 luoghi o monumenti del mondo in pericolo, ha lasciato per una volta il pianeta Terra per puntare i riflettori sul satellite dove non meno di 90 siti sono minacciati dalla nuova corsa alle esplorazioni e dal turismo spaziale. “La Luna sembra fuori dai nostri obiettivi. Ma con gli esseri umani che sempre più si avventurano nello spazio, pensiamo che sia il momento giusto per organizzarci:”, ha detto la presidente e Ceo dell’organizzazione Bénédicte de Montlaur.
Tra i siti potenzialmente messi a rischio dalle ambizioni spaziali dei tycoon, ma anche da governi intenzionati a esplorare e sfruttare le risorse del satellite e di altri operatori privati, c’è il Mare della Tranquillità dove fecero i primi passi gli astronauti dell’Apollo 11 Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Dal 2020 gli Stati Uniti e altri 51 Paesi hanno firmato gli Accordi Artemis che elencano norme non vincolanti per l’esplorazione lunare, anche a tutela dei siti di approdo di missioni storiche,
Per Jonathan Bell, vicepresidente dei programmi del WMF, “non è lontano il giorno in cui ci saranno visite turistiche
sulla Luna e mettere il satellite in lista è una magnifica opportunità di far conoscere il bisogno e il valore di conservarla”.