venerdì, 26 Aprile 2024

Malaysia Airlines: l’aereo scomparso è precipitato nell’Oceano Indiano

Sedici giorni dopo la misteriosa scomparsa dell'aereo Malaysia Airlines MH370, arriva l'annuncio del premier malaysiano Najib Razak: il velivolo è precipitato nel sud dell'Oceano Indiano e non ci sono superstiti tra le 239 persone a bordo. Basandosi sui nuovi calcoli derivati dai dati satellitari, Najib ha spiegato che nella notte tra il 7 e l'8 marzo l'aereo "ha volato lungo il corridoio meridionale e la sua ultima posizione era nel mezzo dell'Oceano Indiano, a ovest di Perth (Australia). Si tratta di una posizione remota, lontana da ogni possibile punto di atterraggio. Di conseguenza, con profonda tristezza e dispiacere, devo informarvi che il volo MH370 è finito nel sud dell'Oceano Indiano".
L'annuncio ha provocato la disperazione delle famiglie delle vittime (per quasi due terzi cinesi), che da oltre due settimane erano in pena e avevano aspramente criticato la gestione dell'emergenza da parte della Malaysia; una questione che ha incrinato anche i rapporti tra Pechino e Kuala Lumpur. La compagnia aerea ha avvertito i familiari con un sms (in inglese) pochi minuti prima della conferenza stampa, un metodo che potrebbe portare a nuove polemiche nei prossimi giorni. Alcuni voli charter per l'Australia sono intanto già stati predisposti per i parenti.
La certezza sulla tragica fine del Boeing deriva quindi da una deduzione logica. I ritrovamenti di possibili resti in una vasta zona di mare a oltre 2 mila chilometri da Perth non sono ancora stati confermati come appartenenti al MH370.
Ma soprattutto non è chiaro perché il Boeing sia finito fin lì rispetto all'originaria rotta Kuala Lumpur-Pechino. Lo spegnimento manuale dei due sistemi di comunicazione, la virata verso ovest rilevata dai radar militari e poi un altra deviazione verso sud, sono tutti aspetti sui quali gli investigatori brancolano ancora nel buio; anche le indagini sui passeggeri e sui piloti non hanno evidenziato alcun elemento sospetto. Restano insomma aperte tutte le ipotesi, dal dirottamento terroristico a una successione di problemi tecnici. Per arrivare a delle certezze servirà con ogni probabilità aspettare il responso della scatola nera, se e quando sarà ritrovata.

 

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