L’amministratore delegato delle Fs rilancia sulla necessità di consolidare il controllo di Trenord, la joint-venture fra Trenitalia e Ferrovie Nord (gruppo Fnm, 57,57% Regione Lombardia e 14,7% Fs). Lo ha fatto a Brescia inaugurando la SalaFreccia, dedicata ai clienti dell’Alta Velocità in attesa dei treni. “Con la flotta di treni che ha attualmente Trenord – ha esordito – è impossibile garantire un servizio di qualità”, in quanto “150-170 treni sono da sostituire e serve un piano”, che lo stesso Mazzoncini intende “mettere sul tavolo della Regione”.
Il punto cruciale, secondo Mazzoncini, è “l’attuale governance” paritaria, che, a suo dire “non consente alle due aziende, Trenitalia e Ferrovie Nord, di consolidare la partecipazione”. “Bisogna – conclude il manager – trovare il modo di permettere agli azionisti di poter avviare l’investimento”. Per farlo la strada ipotizzata è quella di un prestito dell’1% di Trenord a Trenitalia, che diventerebbe così l’azionista di maggioranza in cambio degli investimenti in materiale rotabile.
Giorni fa era stato il presidente della Regione Attilio Fontana a lanciare il sasso, accusando “il socio Fs” che “non ha fatto assolutamente niente”, mentre “fino ad oggi la Lombardia ha investito, ha acquistato treni”.