Annunci e smentite su ipotetiche indagini a carico di Pierluigi Foschi, già presidente della Costa Crociere spa quando naufragò Costa Concordia. In tarda serata, fonti giornalistiche hanno diramato la notizia che Foschi avesse ricevuto dalla procura di Grosseto l'avviso di conclusione delle indagini come indagato per responsabilità amministrative relative al personale di bordo della nave. Foschi, nel suo ruolo di presidente, e Francesco Schettino, come comandante della nave, risultavano accusati di non aver verificato le certificazioni obbligatorie per il personale di bordo e non aver controllato che l'equipaggio avesse i requisiti necessari per le mansioni da svolgere.
Poco dopo, però, è arrivata la precisazione di Mario de Luca, il legale che assiste Costa Crociere: "Nessuno degli amministratori di Costa Crociere è indagato nell'ambito del procedimento per il naufragio del Concordia. Alla società – ha precisato De Luca – è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini da parte della magistratura che ipotizza violazioni in materia di responsabilità amministrativa per l'operato dei propri dipendenti. Sono violazioni che non coinvolgono nel modo più assoluto i suoi amministratori, né presenti né passati: ogni illazione in questo senso è priva di fondamento".