La separazione societaria fra il gestore della rete ferroviaria (Rfi) e l'operatore (Trenitalia): su questo terreno si è giocato un nuovo round del confronto-scontro tra i futuri concorrenti Mauro Moretti (Fs) e Luca Cordero di Montezemolo (Ntv). In cui si è inserito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, tagliando corto: "Al momento non è in agenda".
Intanto, resta aperto il problema della necessità di un'autorità indipendente dei trasporti. Montezemolo ha ribadito che anche se l'Autorità "garantirebbe un mercato effettivamente competitivo", la separazione proprietaria di Rete Ferroviaria italiana (Rfi) da Trenitalia – controllate dalle Ferrovie dello Stato – è "il necessario tassello finale per una completa ristrutturazione del settore". Per l'affitto di tratte della rete, Ntv ha "concordato con Rfi un canone decennale per 1,2 miliardi", cioè "120 milioni l'anno che andranno nelle casse dello Stato" ha detto Montezemolo aggiungendo che se ci fossero altri concorrenti oltre agli utenti anche lo Stato ne potrebbe beneficiare. Immediata la replica dell'ad di Fs Moretti: "In giro per il mondo la separazione della rete è un eccezione, pochissimi i casi in Europa" e, "dove è stata fatta, l'industria ferroviaria nazionale è scomparsa, come in Inghilterra".
