Via libera all’unanimità dell’Aula della Camera alla legge che istituisce in Italia le “Ferrovie turistiche” con il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione che attraversano aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. Il testo, approvato a Montecitorio con 417 voti a favore e nessun contrario, passa al Senato.
In totale saranno diciotto le linee ferroviarie ad essere classificate come tratte ad uso turistico: Sulmona-Castel di Sangro; Cosenza-San Giovanni in Fiore; Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio; Sacile-Gemona; Palazzolo-Paratico; Castel di Sangro-Carpinone; Ceva-Ormea; Mandas-Arbatax; Isili-Sorgono; Sassari-Palau Marina; Macomer-Bosa; Alcantara-Randazzo; Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; Agrigento Bassa – Porto Empedocle; Noto-Pachino; Asciano-Monte Antico; Civitavecchia-Capranica-Orte; Fano-Urbino.
“La proposta di legge sull’istituzione delle ferrovie turistiche – dice Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo – è in linea con le intenzioni del Governo e rientra nei progetti di valorizzazione del territorio. Sulla scia di altri Paesi europei, viene regolamentato un settore importante del turismo. È una iniziativa che dimostra come una perfetta sinergia tra l’Esecutivo e il Parlamento possa portare a strategie condivise. Ora il Sud avrà una carta importante da giocare, perché lo strumento consentirà di recuperare infrastrutture a beneficio del turismo. Le ferrovie storiche permettono di attraversare luoghi di particolare bellezza e spesso raggiungono siti archeologici, riserve naturali e sono perfettamente integrate nel territorio dove. Il MiBACT dal canto suo ha già avviato con Ferrovie dello Stato un progetto di tutela e riqualificazione di alcune linee ferroviarie entrando a far parte della Fondazione FS”.