L’emergenza Covid-19 ha spazzato via l’80% degli eventi e delle attività programmate per il 2020 dalle Pro Loco aderenti all’Unpli Aps nonostante ciò il 65% delle Pro Loco ha avviato iniziative sociali per fronteggiare la pandemia e il 50% ha fatto donazioni. Sono alcuni dei dati resi noti nel corso della presentazione in Senato della ricerca “L’impatto del Covid-19 sul sistema delle Pro Loco d’Italia in ambito sociale, economico, turistico e culturale” realizzata da Cgia di Mestre-Centro Studi Sintesi.
“Alla luce dell’annullamento dell’80% degli eventi, solo per sagre e fiera le comunità hanno perso un valore della produzione attivato che ammonta ad 1,5 miliardi di euro; nonostante tutto, il 65% ha avviato iniziative sociali per fronteggiare l’emergenza. È proprio questa la forza delle Pro Loco: anche senza eventi ed in una situazione difficile, sono rimaste protagoniste dei territori. Il venire meno delle principali fonti di autofinanziamento, quali sono le iniziative, è un problema concreto, ma le Pro Loco sono già pronte per ripartire: come sempre al fianco delle comunità” ha evidenziato il presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Aps, Antonino La Spina.
Le Pro Loco si sono anche adoperate per garantire sostegno alla popolazione secondo le modalità più confacenti ai fabbisogni espressi: il 34% ha distribuito mascherine e Dpi (16mila I volontari coinvolti), il 27% si è occupato della distribuzione di beni alimentari (9mila i volontari impegnati) per un impegno complessivo calcolato in 700mila ore di volontariato ed controvalore di 23 milioni di euro.
Un generoso impegno cui fa da contraltare il quasi azzeramento degli eventi. Basti considerare che sul fronte di sagre e fiere si è passati dalle 20mila del 2018 a 3mila, tradotto in valore della produzione attivato: dai 2,1 miliardi di euro (700 milioni di spesa complessiva e 10.500 occupati) del 2018 ai 550 milioni (180 milioni di spesa complessiva, 2.700 occupati). L’emergenza pandemica ha quasi azzerato anche le attività di servizio programmate nel 2020. Il 98% delle Pro Loco ha annullato quelle relative alla gestione, diretta o in compartecipazione, delle biblioteche; situazione pressoché identica per le medesime attività relative a musei (annullate dal 90% delle Pro Loco), siti naturalistici o di interesse ambientale (99%), siti storico-archeologici (98%) e ufficio informazioni turistiche (71%).