Com’è noto, sono sempre di più i clienti di hotel e ristoranti che minacciano di fare un uso improprio delle recensioni su TripAdvisor estorcendo omaggi e servizi gratuiti. “Il danno d’immagine è sempre in agguato e si vive nell’ansia di essere diffamati”, racconta a Repubblica Economia Mario Puca, avvocato a Napoli e fondatore di ‘Scambio recensioni su TripAdvisor e Amazon’, uno dei vari gruppi, tutti simili sorti su Facebook in cui ristoratori e operatori del turismo si valutano a vicenda, testando i reciproci prodotti e servizi ed esprimendo giudizi tecnici. “Essendo tutti ‘addetti ai lavori’ possono anche scambiarsi dritte e consigli utili per migliorare il servizio reso”, spiega il legale.
“Siamo a conoscenza di gruppi di questo genere – si legge in una nota firmata da TripAdvisor e pubblicata sull’articolo di Repubblica.it -. Pratiche simili potrebbero rappresentare una violazione delle nostre linee guida e, se tali, intraprendiamo misure per esser certi che le strutture coinvolte in comportamenti di questo tipo vengano penalizzate. In qualità di sito di viaggi più visitato al mondo siamo davvero molto attenti a far sì che le recensioni e i contenuti presenti su TripAdvisor rappresentino una fonte di informazioni utile e fidata. Non esiste organizzazione, azienda o persona al mondo che abbia più interesse di TripAdvisor a far si che i contenuti sul sito siano affidabili”.
