Forse non tutti i diportisti, soprattutto quelli stranieri, sanno che approdare nei porti del Sud Italia vuol dire anche avere a portata di mano bellezze incredibili. E’ la missione del progetto Signa Maris attuato dall’organismo intermedio del PoIn “Attrattori culturali, naturali e turismo” del Mibact con la collaborazione di Invitalia e Aci.
Il sito www.signamaris.it, i profili social e un’app gratuita mettono in rete 38 porti turistici di Puglia, Sicilia, Campania e Calabria che fanno da naturali porti d’accesso a territori di rara bellezza. Per ogni approdo sono indicati oltre i servizi nautici a disposizione anche itinerari e percorsi per attrarre chi arriva con la propria nave o con i charter nautici e per conquistare chi ora “snobba” il Sud Italia ad esempio in favore di Croazia e Grecia.
“Il porto – spiega Roberto Rizzardo di Invitalia – è come un albergo. Ci si arriva per poi spostarsi in altri luoghi. Signa Maris prevede anche una campagna di advertising pianificata oltre che in Italia, sulle principali riviste specializzate e sui canali travel delle testate on line di Germania, Francia, Inghilterra per comunicare l’eccellenza che coniuga mare e cultura”.
Secondo Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali Ucina Confindustria Nautica, è positivo che questo progetto si rivolga al Sud dato che c’è un’immaginaria linea del Piace che tiene lontani i diportisti esteri dal Sud Italia. Sono solo il 7% del totale, contro l’11% del Tirreno e il 14% dell’Alto Adriatico”.