Entro l’estate potrebbero essere eliminate le limitazioni oggi previste per coloro che sono positivi al virus Sars-CoV-2 ma asintomatici e che, attualmente, devono osservare un periodo di isolamento. Si tratterebbe di un ulteriore passo verso il ritorno alla normalità con la possibilità, per i tanti in questa condizione, di non interrompere le attività lavorative e sociali.
È questa la prospettiva indicata dai sottosegretari alla Salute Andrea Costa e Pierpaolo Sileri mentre una decisione in merito è già stata presa dal Sudafrica, che non imporrà più l’isolamento alle persone asintomatiche, e verso la quale, ha affermato Sileri, andranno alla fine tutti i Paesi occidentali.
Gli esperti però si dividono e diverse sono le loro valutazioni. Concorda con la linea dello stop alle limitazioni il virologo Fabrizio Pregliasco: “Una volta raggiunti tassi di incidenza ancora più bassi, questa è una prospettiva che dovremo prendere in considerazione perchè è l’unica via per affrontare la gestione di un virus che diventerà endemico e con una manifestazione stagionale, ma sarà al contempo necessaria una maggiore responsabilizzazione a livello individuale, a partire dall’uso autoimposto delle mascherine, poichè il rischio di trasmettere l’infezione non si potrà azzerare”.
Di parere diverso l’infettivologo Massimo Galli, che definisce tale prospettiva “prematura” ed invita alla cautela, ricordando che gli asintomatici possono comunque infettare e tra loro ci sono anche soggetti ‘superdiffusori’ del virus.
Scettico pure l’infettivologo Massimo Andreoni, che indica varie criticità, a partire dal rischio di contagio che la libera circolazione degli asintomatici porrebbe per i soggetti fragili e non vaccinabili, ed il fatto che comunque ciò porterebbe ad una maggiore diffusione del virus col rischio di nuove varianti.