“L’Organizzazione delle Nazioni unite per la cultura ritiene adeguata la soluzione Marghera rispetto all’obiettivo di salvaguardia della laguna? Probabilmente all’Unesco hanno approfondito soprattutto il punto di vista dell’amministrazione comunale mentre noi siamo certi, carte alla mano, che esistano opzioni molto meno impattanti sull’ambiente e in grado, comunque, di valorizzare l’industria crocieristica”. Lo sostiene in un post su Facebook il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, prendendo spunto dalla decisione dell’Unesco di ‘salvare’ Venezia dalla blacklist, comunicata dal ministro della Cultura Alberto Bonisoli.
“Sappiamo peraltro – prosegue Toninelli – quale sia l’enorme rischio, anche in termini di sicurezza, del transito delle grandi navi a Marghera, sfiorando petroliere e raffinerie. E sapremo convincere di ciò anche l’Unesco. In questi mesi, abbiamo controllato in ogni cassetto del Mit e non abbiamo comunque trovato uno straccio di progetto sul terminal a Marghera. Ora la Regione Veneto rinvia a un possibile, futuro studio di fattibilità nel nuovo Piano regionale trasporti che però, a sua volta, necessita ancora di parecchi passaggi prima di essere approvato. Quindi, campa cavallo! In ogni caso, sia chiaro a tutti, anche all’Unesco, che Marghera non è affatto un’opzione bella e pronta da mettere sul piatto. Tutt’altro. Noi stiamo per chiudere su ipotesi progettuali che davvero tengono assieme la salvaguardia della laguna e le esigenze dell’industria turistica. E stiamo lavorando anche a una soluzione di breve-medio termine che possa alleggerire il traffico nella Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, ora avrete prestissimo novità”, conclude.