venerdì, 29 Marzo 2024

Per chi sceglie i soggiorni brevi la pulizia ha un ruolo imprescindibile

Nella valutazione complessiva dell’esperienza tra chi sceglie i soggiorni breve la pulizia continua a ricoprire un ruolo imprescindibile e rappresenta, per il 67% del campione intervistato, l’elemento principale nel formare la prima impressione. Ci sono però altri elementi, come la sostenibilità, la sicurezza e la fornitura di servizi ‘extra’ o in grado di risolvere situazioni di emergenza, che sono considerati di primaria importanza e, pertanto, non possono essere affatto trascurati. Lo rivela un’indagine condotta da Yougenio.

“Presenza, disponibilità e cordialità dell’host, o di chi gestisce per lui la residenza, continuano a fare la differenza – ha spiegato Michele Krzanowski, responsabile Marketing di Yougenio – Tuttavia, il viaggiatore contemporaneo cerca un’esperienza sempre più personalizzata, distintiva e di qualità. In questo contesto, è importante fornire agli ospiti modalità di interazione dirette, mirate a comprendere al meglio e rispondere prontamente alle sue aspettative. Dalla nostra ricerca si evince, ad esempio, come la primissima impressione risulti fondamentale nel giudizio complessivo dell’esperienza. L’ospite ‘evoluto’, inoltre, è sempre più disposto a pagare un sovrapprezzo per usufruire di servizi ‘extra’, come esperienze turistiche, babysitter, lavanderia o manutenzione in caso di urgenza. Infine, sempre maggiore attenzione viene attribuita all’impatto ambientale e alle modalità attraverso cui i servizi a disposizione, come la raccolta differenziata o il risparmio energetico, vengono comunicati dagli host”.

La prima impressione sull’alloggio gioca sempre un ruolo fondamentale nella percezione generale dell’esperienza. I viaggiatori italiani continuano ad attribuire molta importanza alla pulizia degli spazi: circa il 74% degli intervistati, infatti, ritiene che questo elemento risulti essere “molto importante”. Il 55% di essi, invece, ritiene sia “molto importante” la corrispondenza tra ciò che trova in appartamento e quanto descritto nell’annuncio.

Altri fattori che incidono in maniera “molto importante” sulla prima impressione sono la luminosità dell’ambiente (cc. 20%), il rumore (36%), la temperatura (30%) e la profumazione (22%). Sono invece considerati meno rilevanti fattori come il contesto abitativo (72%), l’arredamento (68%) e la dotazione elettronica, che risulta essere addirittura “indifferente” nel 33% dei casi.

In generale, nella valutazione complessiva dell’esperienza giocano un ruolo importante anche i dettagli, come il letto e la sua vestizione (41%), la presenza e la funzionalità dei climatizzatori (38%) o il “pronto intervento” in caso di imprevisti (30%).

Ma qual è il principale elemento che gli ospiti controllano per giudicare la pulizia dell’appartamento? Al primo posto, secondo l’indagine di Yougenio, troviamo il bagno, indicato dal 59,6% degli intervistati. Seguono il letto (25,5%), la cucina (8%), i pavimenti (4%), armadi e mensole (1,5%), il divano (0,8%) e le finestre (0,2%), ragnatele (43%) e polvere (39%) sono invece i principali indicatori del livello di pulizia.

Un’altra caratteristica attribuita comunemente agli italiani è quella dell’accoglienza. Eppure non tutti gli intervistati si aspettano di ricevere un kit di benvenuto in fase check-in o pensano che dipenda dal prezzo pagato o dalla durata del soggiorno. In particolare, gli ospiti non si aspettano di trovare in appartamento bevande alcoliche (49,8% dei casi), prodotti di marche note (30%), ma persino l’acqua (25%). Piuttosto non rimarrebbero sorpresi nel ricevere snack dolci (15,4%), salati (19,3%) o succhi di frutta (20%). Diverso è invece quando si parla di ‘servizi extra’: alla domanda: “Per quale dei seguenti aspetti o servizi saresti disposto a pagare un sovrapprezzo sul soggiorno?” gli intervistati privilegiano su tutto le “esperienze turistiche” (46%), ma non disdegnano servizi a valore aggiunto come lavanderia, babysitting, deposito bagagli o “pronto intervento” in caso di rottura di elementi funzionali (30,5%).

Da Expo 2015 in poi la sostenibilità è davvero entrata nel cuore degli italiani. Non è un caso, quindi, che pur trattandosi di soggiorni che hanno una durata breve, oltre il 63% degli ospiti ha effettuato correttamente la raccolta differenziata, mentre solo il 5% dichiara di non essersene occupato. Il 19,5% lamenta invece di non aver avuto a disposizione i bidoni. Attenzione però, cari host, è molto importante prevedere una comunicazione adeguata per facilitarne l’utilizzo: il 7,5% del campione, infatti, rileva che le modalità di raccolta non sono state facilmente comprensibili.

In generale, la presenza dei bidoni per la raccolta differenziata è ritenuta importante per il 75% del campione, ma non è l’unico elemento per giudicare l’esperienza del soggiorno in termini di sostenibilità: è altrettanto importante prevedere lampadine a basso consumo (61%), prodotti plastic-free (40%), dosatori e ricariche per i prodotti da bagno (36,5%) e brocche che consentono di bere l’acqua del rubinetto (30%). Gli utenti gradiscono anche il supporto della domotica per la riduzione dei consumi energetici (25,5%).

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