Voyages-sncf.com, insieme ad Atomik Research, ha condotto un sondaggio su un campione di 7.000 frequent traveller da 7 Paesi europei: una raccolta di informazioni poi analizzate con un risultato tanto divertente quanto realmente descrittivo delle differenze, ma anche delle somiglianze che nell’immaginario comune caratterizzano le attitudini di italiani, inglesi, tedeschi, spagnoli, olandesi, svizzeri e belgi.
Partiamo dalle somiglianze: in cosa siamo uguali ai nostri vicini? A quanto pare nella distrazione, in ogni angolo del continente sembra spesso capitare di pensare ad altro proprio nella fase clou del tragitto in treno, l’arrivo, perdendo così la propria fermata.
Parlando delle differenze, si è visto che l’appuntamento al gate preoccupa più di tutti gli inglesi: il 26% lo ritiene come il momento più stressante della vacanza perché teme di arrivare in ritardo.
Se all’interno del mezzo di trasporto percepite invece la presenza di un viaggiatore tedesco, rinunciate per il quieto vivere al cimentarvi in telefonate a voce particolarmente alta. Il 18% dei teutonici in quel caso rischia una vera e propria crisi di nervi. I belgi, invece, in viaggio si rilassano e russano. Gli svizzeri per i viaggi si affidano più ai colleghi che ai familiari, quando necessitano di pareri affidabili. Ma c’è chi fa peggio, gli olandesi: 1 su 8 è capace di indossare strati di abiti emulando una cipolla pur di alleggerire il peso del bagaglio.
Gli italiani, invece, non tollerano quelli che si tolgono le scarpe (15%) e sono i più social. In questo caso, non condividiamo foto su Facebook, ma il cibo con i nostri compagni di viaggio, per stare in compagnia e per risparmiare. Lo fa il 18% dei ‘Marco Polo’ nostrani.
Una cosa che mette comunque la maggior parte dei viaggiatori d’accordo, è la bellezza del viaggio in sé insieme alla possibilità di ammirare il mondo scorrere dal finestrino del treno.