domenica, 17 Novembre 2024

Airbus: la nuova frontiera è l’aereo scomponibile

L’aereo scomponibile è l’ultima idea per risparmiare tempo e denaro nel comparto dell’aviazione civile mondiale. L’ufficio brevetti degli Stati Uniti ha approvato – dopo due anni di scrupolosi esami – il progetto dell’Airbus. L’idea, come scrive repubblica.it, è semplice: costruire un aereo che abbia da una parte cabina di pilotaggio, motore, ali, timone e carrello, dall’altra (sopra per la precisione) una sorta di maxi-cabina staccabile dal corpo principale. Passeggeri e bagagli potrebbero così venir imbarcati su questa carlinga-container a terra, ben prima dell’arrivo del volo.

Dopo l’atterraggio, l’aereo si infila sotto una sorta di finger-gru che stacca il pezzo pieno dei passeggeri in arrivo, depositandoli con dolcezza al terminal per completare le procedure di sbarco. Il jet dimezzato procede rapidissimo al gate delle partenze, possibilmente posizionato a pochi metri, dove un’altra gru deposita con millimetrica precisione la cabina piena di passeggeri in partenza. Serrate le giunture, verificato il buon esito dell’operazione, l’Airbus può ripartire immediatamente, in tempi molto più rapidi dei 45-60 minuti necessari in media per la stessa operazione ai modelli tradizionali. 

In questo modo un aereo che effettua un transito medio di 40 minuti su tratte di circa 500 miglia (Roma-Parigi) è in grado di fare 2.304 voli all’anno. Basta ridurre di 10 minuti la sosta a terra e il numero sale a 2.491, l’8,1% in più. I costi fissi per la gestione della compagnia vengono così spalmati su una quantità di rotte (e di biglietti venduti) molto più alto. Ma i problemi non mancano: intanto andrebbero ristrutturati gli aeroporti di tutto il mondo per adattarli al nuovo tipo di aerei. E poi il percorso di un nuovo modello dal computer dei progettisti alla linea di montaggio dura circa un decennio e costa diversi miliardi di dollari. 

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