La sharing economy si appresta a rivoluzionare ancora una volta il mondo del turismo, trasformando le vacanza in barca da privilegio per pochi a nuova esperienza di viaggio alla portata di tutte le tasche. Un fenomeno che investe soprattutto la fascia di viaggiatori tra i 30 e i 45 anni, in molti casi persone che non erano mai salite a bordo di una barca, e che si sta rapidamente estendendo. Ne danno conferma anche i dati resi noti da Click&Boat, piattaforma per il noleggio di imbarcazioni online, secondo cui durante la scorsa estate più di 50.000 italiani hanno prenotato una vacanza in barca sulla piattaforma. Oggi le imbarcazioni prenotabili nei porti italiani sono oltre 1.400, con una crescita del 200% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con nuove aggiunte tutti i giorni.
La rotta regina dell’estate è stata la Costiera Amalfitana, da Positano a Vietri sul Mare, passando per Amalfi e Cetara, che ha preceduto i paradisi del nord della Sardegna, Porto Cervo e la Maddalena. Al terzo e al quarto posto, si conferma la Sicilia e le sue Egadi ed Eolie, in crescita costante di arrivi. Chiude la classifica delle destinazioni più richieste il Salento, nelle aree di Gallipoli e Porto Cesareo.
Gli italiani si confermano dunque popolo di navigatori ma meglio se motorizzati e con tutti i comfort. Nel 60% dei casi, il noleggio ha riguardato infatti yacht o motoscafi. Un dato che indica come la vacanza in barca, grazie alla condivisione, si stia trasformando da realtà per ricchi o per lupi di mare a opzione di viaggio sempre più diffusa e scelta da chi è in cerca di nuove esperienze ma senza rinunciare alle comodità di un soggiorno a 5 stelle.
“L’Italia si dimostra la culla perfetta per lo sviluppo della sharing economy nel settore nautico, come testimoniano i livelli di crescita del settore che non hanno eguali in nessun altro paese – afferma Edouard Gorioux, Co-Founder Click&Boat – Il business di Click&Boat in Italia è cresciuto del 900%, mentre il numero di imbarcazioni prenotabili sulla piattaforma è triplicato, tutto questo in un singolo anno. Già oggi l’Italia è il nostro secondo mercato più importante dopo la Francia, paese in cui siamo nati e abbiamo mosso i primi passi”.