Croissant, uova strapazzate, pancake, caffè e spremuta d'arancia sono i prodotti più richiesti al risveglio nei buffet degli hotel di tutto il mondo. Ma non sempre è tutto compreso nel prezzo. Per evitare spiacevoli sorprese al check out, HRS ha stilato una classifica internazionale dei prezzi della colazione.
Secondo la ricerca, il servizio viene considerato extra in 2 alberghi su 3. Gli ospiti degli alberghi italiani pagano 10,50 euro in più per la colazione, collocando il nostro Paese nella top 10 delle nazioni più care in Europa. L’Italia risulta essere più caro di Grecia (10,44), Turchia (10,33), Spagna (10,17), Portogallo (10,14), Svezia (9,09), Lituania (8,55), Croazia (8,40), Repubblica Ceca (8,27), Germania (8,16), Lettonia (8,14), Finlandia (7,64) e Polonia (6,40).
Belgio, Olanda e Danimarca invece si piazzano nei primi 3 posti della classifica con rispettivamente 15,05, 14,41 e 13,90 euro.
Nei paesi extra UE la colazione più cara si fa a Singapore il cui prezzo medio nazionale è di 16,86 euro. In Svizzera costa 16,05 euro e in Gran Bretagna 13,91 euro. Brasile (8,49 euro) e Cina (8,83 euro), invece, sono i luoghi dove la colazione costa meno.
“Nella scelta dell’hotel – ha detto Tobias Ragge, ad di HRS – i costi della colazione rappresentano una variabile importante ed è perciò di fondamentale importanza essere completamente trasparenti a riguardo”.
Secondo un precedente studio eResult, un viaggiatore d’affari su sette (14,3%) richiede e paga a parte la ‘Early Bird Breakfast’ (colazione per i mattinieri) servita in anticipo rispetto al consueto orario.
Infime, l'analisi mostra che in tutti i paesi esaminati la colazione è più cara negli alberghi a cinque stelle. Il prezzo medio di una colazione a 5 stelle in Svizzera è di 31,19 euro, in Germania di 27,71 euro e in Belgio di 27,50 euro. Un hotel a 6 stelle svizzero raggiunge il picco assoluto di 39,65 euro di costo extra per la colazione.
