Cresce l’IA nel turismo: riduce i costi e fa salire i ricavi
07 Ottobre 2025, 11:43
L’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore dei viaggi sta accelerando. Nel 2022 solo circa il 4% delle aziende incluse nello Skift Travel 200 (che raccoglie i maggiori player mondiali quotati in borsa) menzionava l’AI nei propri bilanci annuali; nel 2024 la quota è salita al 35%. Parallelamente, le start-up di viaggio basate sull’AI stanno attirando una crescente attenzione da parte del venture capital. Secondo i dati Skift, nel 2023 solo il 10% dei finanziamenti di venture capital legati al settore turistico è andato a start-up che offrivano soluzioni abilitate dall’AI. Nella prima metà del 2025 questa percentuale ha già raggiunto il 45%.
Intanto, molte aziende del settore viaggi e hospitality guardano con entusiasmo alle opportunità offerte dall’AI: perchè riduce i costi operativi, porta a decisioni più rapide, a una maggiore personalizzazione dell’offerta ai clienti e persino a un incremento della produttività dei dipendenti. La maggior parte degli intervistati segnala inoltre che l’adozione dell’AI, negli ultimi tre anni, ha contribuito a generare in media oltre il 6% di crescita annua dei ricavi e oltre il 6% di risparmi annui sui costi.
Eppure, finora, gli sforzi si sono concentrati soprattutto su strumenti orizzontali come copiloti aziendali e chatbot. Gli use case verticali, più mirati e specifici per il settore, avrebbero un potenziale trasformativo molto maggiore, ma la maggior parte di questi progetti è rimasta bloccata nella fase pilota a causa di due fattori principali.
L’industria dei viaggi – soprattutto quella alberghiera – è estremamente frammentata, composta in gran parte da una miriade di piccole e medie imprese diffuse a livello globale. Dunque diventa molto difficile addestrare modelli efficaci o offrire esperienze personalizzate, in tempo reale e su larga scala.
Inoltre, molte aziende del travel continuano a considerarsi realtà di servizio più che di innovazione tecnologica. Le nuove soluzioni digitali vengono viste come strumenti di supporto, non come elementi centrali del business. Questo porta spesso a una minore attrattività per i talenti tecnologici e a investimenti inferiori rispetto ad altri settori.
Oltre il 90% dei viaggiatori dichiara di avere un certo grado di fiducia nell’accuratezza delle informazioni di viaggio fornite dall’IA. Tuttavia, è interessante notare come i consumatori si sentano più a loro agio nell’utilizzare questi strumenti per attività esplorative e creative, piuttosto che in contesti più delicati e ad alto rischio, come la comprensione dei requisiti per i visti o la risoluzione di problemi di customer service.
Nel report State of Travel 2025 di Skift, solo il 2% degli intervistati afferma di essere disposto a concedere piena autonomia a uno strumento di IA, con la possibilità che esso possa effettuare e modificare prenotazioni senza alcuna supervisione umana. Le aziende del settore turistico dovranno quindi impegnarsi per rafforzare la fiducia dei clienti nelle capacità tecnologiche. Ed è proprio qui che l’IA agentica può fare la differenza. Questa tecnologia è in grado di affrontare e risolvere questioni più specifiche e complesse, che l’IA generativa non è in grado di gestire, arrivando anche a risolvere autonomamente i problemi.
Ad esempio, la gestione di un hotel comporta un elevato volume di decisioni rapide e operative. Affidare alcune di queste scelte all’IA agentica potrebbe tradursi in significativi guadagni di efficienza:
Assegnazione automatizzata delle camere. Connessa a una customer data platform, l’IA agentica può assegnare le stanze incorporando preferenze degli ospiti, livelli di fedeltà e feedback pregressi, migliorando l’esperienza e riducendo il carico di lavoro del personale.
Manutenzione predittiva. Grazie a sensori, log di housekeeping e feedback degli ospiti, l’IA agentica può prevedere interventi necessari e pianificare riparazioni tempestive.
Gestione delle pulizie. Sulla base di organici, orari degli ospiti e analisi computer vision delle stanze post check-out, l’IA agentica può assegnare i compiti in modo dinamico, riducendo ritardi e ottimizzando i flussi.
Menu engineering. I sistemi agentici possono analizzare domanda, trend di consumo e redditività per ottimizzare menu e prezzi di F&B, anticipando l’approvvigionamento di magazzino.
Anche le opportunità di applicazione nel settore aereo sono numerose:
Dynamic bundling. Creazione di pacchetti personalizzati in base alle preferenze del passeggero, per aumentare tasso di conversione e ricavi da ancillary (bagagli, extra seat, ecc.).
Ottimizzazione del load factor. Automazione dei calcoli di overbooking grazie all’analisi di pattern storici, no-show e altri input.
Personalizzazione delle loyalty rewards. Offerte di premi su misura inviate proattivamente, per migliorare engagement e retention dei clienti.