Nel 2018 potrebbero partire le prime ‘gite organizzate’ per turisti spaziali. Ad annunciarlo l’azienda privata Blue Origin, del fondatore di Amazon Jeff Bezos, durante il Simposio Internazionale sul volo spaziale commerciale (ISPC), organizzato a Las Cruces nel Nuovo Messico.
“Testeremo la capsula con un volo umano entro la fine del 2017, e prevediamo di partire con i voli commerciali nel 2018”, ha detto Rob Meyerson, presidente della Blu Origin.
L’azienda sta sviluppando un razzo riutilizzabile e la capsula New Shepard, che può trasportare 6 persone a circa 100 km dalla superficie terrestre, cioè nello spazio suborbitale.
La settimana scorsa la capsula ha superato il ‘test di fuga’ che ha avuto l’obiettivo di verificare se il veicolo è in grado di mettere in salvo l’equipaggio in caso di emergenza. Dopo il lancio, la capsula ha azionato il suo motore per ‘saltare’ via dal razzo e atterrare con un paracadute. Anche il razzo è ritornato a Terra con un atterraggio verticale.
“Questo test ci ha portato un passo più vicini al volo spaziale umano”, ha detto Meyerson.
Blue Origin non ha ancora rivelato quanto costerà un biglietto per andare nello spazio, mentre Virgin Galactic, che anche prevede di portare turisti nello spazio con un aero per il volo suborbitale chiamato SpaceShipTwo, ha detto che il biglietto costerà almeno 250mila dollari. Mentre c’è chi pensa già ai viaggi turistici su Marte, al costo di appena 100mila dollari a passeggero, come Elon Musk, fondatore di SpaceX.