In autunno la Slovenia si tinge d’oro
06 Ottobre 2025, 10:00
Autunno – jesen per gli sloveni – è una parola che riempie la bocca e profuma di terra inumidita, di sfrigolio del camino e di giornate che si accorciano, di quel primo sguardo rivolto al cielo in una giornata uggiosa, che fa dire con un pizzico di malinconia che stavolta, l’estate, è davvero finita.
Eppure, c’è chi, non vede l’ora di assaporare funghi appena raccolti, lanciarsi in ottimistiche cacce al tartufo e di assaporare, dopo la vendemmia, il mosto che diventa vino a San Martino, finalmente.
E di ammirare di una natura che si cambia d’abito in modi sorprendenti, al limite del miracoloso, con toni tanto accesi che di anno in anno dimentichiamo e reimpariamo a conoscere, come daltonici a cui per magia appaiano nuovi colori di cui prima non avevano cognizione.
In Slovenia, l’autunno è il momento dell’anno in cui più nitidamente si avverte il legame tra un popolo e lo scorrere dei tempi della terra, che dona in questo periodo gli ultimi frutti dell’anno e i loro nettari, dall’olio nuovo al vino offerto in mescita sotto le frasche delle osmizze tra manifestazioni di una cultura agricola sofisticata quanto frugale. Ma anche quello in cui le foglie, ormai stanche di mesi di sole, mollano la presa e si riconnettono a quello stesso suolo, origine e fine di tutte le cose, per la gioia di occhi e fotocamere di local e turisti.
Ecco allora i 5 luoghi in cui meglio si può apprezzare questo singolare fenomeno:
• Tra larici e specchi d’acqua – Lo Spiedo di Sleme
In alta montagna l’autunno arriva con lentezza ma, quando esplode, incendia i boschi. Siamo nei pressi del passo Vršič, famoso tra i ciclisti come l’Alpe d’Huez slovena, dove in questa stagione i larici si fanno d’oro e si specchiano nei laghetti alpini, creando l’illusione di trovarsi dentro un quadro impressionista. Poco sotto la cima si trova un grande belvedere erboso da cui si possono ammirare le vicine cime di Jalovec, Mojstrovka e Ponce, oltre che tutte le valli circostanti. Qui non serve molto: un passo, un respiro, e ci si sente parte di una coreografia scritta dalle stagioni.
• La collina delle streghe – Monte Slivnica
Non è un caso, che una delle più famose leggende slovene relative alla presenza di insediamenti di streghe di collochi tra le grotte carsiche delle alture che circondano uno dei più grandi laghi intermittenti d’Europa: si tratta della strega Uršula e delle sue collaboratrici, che il mito vuole si nascondano proprio sotto la cima del Monte Slivnica, preparando pozioni e causando le infauste condizioni meteorologiche da cui dipende, tra le altre cose, anche la presenza o meno del lago di Cerknica: l’ideale per un trekking di halloween!
• Il Carso che brucia di rosso – Slavnik
Nelle giornate limpide, dal ciglione carsico di Slavnik, nell’Istria slovena, lo sguardo spazia fino al mare e, quando il cielo è particolarmente clemente, fino alle alpi Giulie e anche alle Dolomiti. Ma a colpire davvero, qui, sono i colori: l’arido suolo carsico si accende di un rosso, che si aggiunge a quello dei frutti di sommacco e dell’ultima uva Teran. Camminare qui è come attraversare un tappeto di fuoco, un promemoria che la natura non ha bisogno di artifici per sorprendere.
• La collina sopra il lago – Bled e la Mala Osojnica
Un lago che non ha bisogno di presentazioni, quello di Bled, dominato da un castello arroccato (il più antico della Slovenia, si dice) e da un’isoletta la cui chiesa fa parte dell’immaginario collettivo, la più fotografata e riprodotta su cartoline e calamite riguardanti questo paese. C’è un punto che non tutti conoscono, tuttavia, su una delle alture che lo circondano, da cui l’autunno regala la visione perfetta, da cui le acque del lago diventano più scure, le cime delle Caravanche si velano di foschia, gli alberi si colorano di tutte le sfumature del rame e dell’ambra. È la collina Mala Osojnica, la cui vetta è raggiungibile con un percorso piuttosto impegnativo, ma una volta in cima, la fatica di ogni visitatore è ripagata dalla vista del lago di Bled con l’isola e una corona di montagne rosseggianti a fare da scenografia.
• Una strada a forma di cuore – Špičnik
Per chi cerca, oltre al foliage, anche un buon calice di vino e un pizzico di romanticismo in più, un luogo imperdibile in Slovenia è la strada a forma di cuore tra i vigneti delle colline Svečinske, nel comune diffuso di Špičnik, dove è di casa un’uva Slatina che ha già conquistato milioni di viaggiatori. In autunno, quando i vigneti si colorano di giallo, arancio e rosso, Špičnik è particolarmente popolare tra i ciclisti, ma è anche possibile raggiungere a piedi questo cuore vitivinicolo della Slovenia.
Bonus sapori d’autunno e feste popolari
• Feste di San Martino nelle destinazioni Slovenia Green
Da Ptuj alla Valle del Vipava, dal Carso a Bela Krajina: l’11 novembre è il momento in cui il mosto diventa vino, ma soprattutto in cui le comunità celebrano insieme il legame profondo con la terra.
Vivete le feste di San Martino nelle destinazioni verdi | I feel Slovenia
• Festa dei Cachi a Strugnano (14-16/11/2025, 22ª edizione)
Non c’entra con il foliage, ma quanto ci sta bene, d’autunno, il colore di cachi? È un frutto che segna l’autunno istriano diventa il pretesto per una festa popolare dal colore intenso, tra degustazioni e mercatini nel contesto straordinari del litorale sloveno.
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