Cambia il dl recovery, arrivano nuovi fondi per il turismo

Una manovra lacrime e sangue, ma anche ricca di finanziamenti, che prevede multe per chi non accetta pagamenti di qualsiasi importo con bancomat o carte di credito, ma anche un fondo da 150 milioni nel 2022 per il sostegno “agli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza Covid”.

Sono i last minute introdotti nel Recovery found, durante l’approvazione alla Camera del decreto per l’attuazione del Pnrr, che approda in Aula blindato dal voto di fiducia. Arricchito di norme anche sui commissari straordinari per le grandi opere, gli iter procedurali e gli ambiti idrici, il provvedimento consente di aggiungere nuovi tasselli agli attesi 51 target necessari per chiedere a Bruxelles le prossime risorse per il Pnrr. Un gioco di squadra a cui stanno lavorando tutti i ministeri, compresi quello del Lavoro e quello delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili che, come annunciato da Andrea Orlando e Enrico Giovannini, hanno portato a termine praticamente la totalità dei loro compiti.

Però consumatori e commercianti si sono divisi, soddisfatti i primi e critici i secondi, sulle sanzioni per chi insisterà a chiedere i pagamenti in contante: 30 euro più il 4 per cento del valore della transazione, che si tratti di prodotti o servizi, anche professionali.  Per i bonus pubblici, messi in campo dallo Stato, arriva un meccanismo di semplificazione che consentirà ai cittadini di ricevere il rimborso direttamente attraverso una piattaforma web. Cento milioni di euro per il 2021 sono destinati al Fondo nuove competenze per la formazione e altrettanti vanno al turismo, anche se in 4 anni. Dieci i milioni invece che serviranno ad aiutare i ristoratori rimasti chiusi a causa del Covid.

A tutto questo si aggiunge un fondo da 150 milioni nel 2022 per il sostegno “agli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, gravemente colpiti dall’emergenza Covid”. Il fondo è istituito dal ministero dello Sviluppo economico. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra i ministeri dello Sviluppo, della Cultura, del Turismo e dell’Economia definiranno le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse “nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato” legati all’emergenza Covid.

Fondi che però non accontentano gli operatori turistici. “È evidente – sostiene la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – che se così fosse sarebbero meno che briciole per un settore agonizzante come il turismo, penalizzato anche dalle ultime disposizioni che comporteranno inevitabili restrizioni ai viaggi. Chiediamo, pertanto, ristori adeguati per un’industria fondamentale per l’economia del nostro Paese che è ferma ormai da quasi 2 anni”.

L’intera manovra finanziaria, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbe essere approvata entro Natale.

 

 

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