Conto satellite: da turismo valore aggiunto di quasi 83 miliardi

Nel 2010 spesa totale di 114 mld di cui 44% attribuita ai turisti italiani e il 25% agli stranieri

Il turismo crea ricchezza in Italia alla pari del settore delle costruzioni: nel 2010 il valore aggiunto prodotto dalle attività connesse al turismo corrisponde a circa 82,8 miliardi di euro, ovvero al 6% del valore aggiunto totale dell'economia. Giunge a questa conclusione il primo conto satellite del turismo per l'Italia. Nel 2010 la spesa per il turismo in Italia ammonta a 114 miliardi di euro: la parte prevalente va attribuita ai turisti italiani (44,2%), mentre il turismo straniero rappresenta una quota pari al 25,7%.
Il dato corrisponde al valore aggiunto prodotto dalle branche turistiche sul totale dell'economia ma non completamente imputabile al turismo: nel 2010 arriva a 152 miliardi di euro. Invece al raggiungimento del valore aggiunto diretto pari al 6%, che si confronta con il 6,5% della Spagna, il 4% della Francia e il 3,8% del Regno Unito, ha contribuito per il 54,3% il macro settore dell'alloggio, dei ristoranti e dei pubblici esercizi (di cui il 22,7% imputato all'uso per le vacanze di case di proprietà). Il restante viene ripartito principalmente tra le attività del trasporto (10,8%) e del commercio al dettaglio (7,7%).  
La quota di produzione destinata alla domanda turistica relativa agli alberghi corrisponde al 98,5%, quella del trasporto marittimo al 69,3%. Il 22,2% delle attività dei servizi di ristorazione è legato al turismo, come il 10,1% delle attività dei servizi culturali. In generale, il 3,2% dell'offerta totale dell'economia è impiegata per soddisfare la domanda turistica.
I turisti internazionali (turismo inbound) hanno speso in Italia più di 29 miliardi di euro nel 2010 e il 63,6% di questo importo è stato destinato all'alloggio e alla ristorazione. Il turismo domestico invece ha contribuito con 50 miliardi di euro: anche in questo caso la spesa maggiore ha riguardato l'alloggio e la ristorazione (52,3%). Le spese per il servizio ricettivo sono inferiori di 10 punti percentuali nel caso del turismo domestico rispetto al turismo inbound (31,6% contro 41,1%), vista l'ampia quota di italiani che trascorre le vacanze nelle case di proprietà. Agli 80 miliardi spesi dai turisti italiani e stranieri si aggiunge poi quanto speso indirettamente dai visitatori á(30,1% del totale della spesa turistica) e che afferisce ad esempio al turismo per affari o ai servizi resi dall'uso di case di proprietà: il consumo turistico interno nel 2010 è quindi di 114 miliardi di euro, mentre gli italiani per i loro viaggi all'estero hanno speso 18 miliardi di euro.

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