Promossa la gestione 2011 di Ferrovie dello Stato dalla Corte dei Conti che però a proposito di Trenitalia puntualizza: ''se dal punto di vista industriale si è indirizzata verso un ulteriore miglioramento della propria gestione, si rivela comunque necessario che la società individui strumenti idonei a fronteggiare la propria strutturale debolezza patrimoniale, caratterizzata da un indebitamento complessivo di circa 6.000 milioni di euro''.
Quanto alla questione della liberalizzazione del trasporto la Corte evidenzia l'esigenza che ''siano ridefinite regole comuni valide per tutti i Paesi membri dell'Ue, da adottarsi con norme regolamentari, che abbiano diretta incidenza innovativa nei singoli ordinamenti''.
Dalla relazione della Corte dei conti al Parlamento sulla gestione 2011 delle Ferrovie dello Stato Italiane SpA, emerge complessivamente che, in continuità con quanto verificatosi nei precedenti esercizi, anche in tale esercizio è stato confermato il percorso di allineamento con gli obiettivi strategici e gestionali definiti nel Piano di Impresa della Società.
La Corte osserva che il bilancio consolidato del Gruppo FSI 2011 ha registrato un risultato netto di 285 milioni di euro, in significativo incremento rispetto all'esercizio precedente (+156 milioni di euro, pari a più 120%). Risultato dovuto alla crescita dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di altri proventi e dei ricavi da servizi di trasporto, viaggiatori e merci, compensati da una riduzione dei ricavi da contratto di servizio pubblico con le Regioni e con lo Stato (-153 milioni).